Pd, ora si guarda a Roma per evitare lo scontro finale
I pontieri al lavoro per un’ultima mediazione con Martina e Guerini
A pensare alle vicende del congresso Pd di Bologna, viene in mente in chiave oppositiva la frase di Seneca usata dal primo Matteo Renzi della Leopolda: «Non si può fermare il vento con le mani». Ora non è che il vento sia fortissimo ma tutto porta ormai nella direzione di una sfida vera tra il segretario uscente del Pd, Francesco Critelli e il suo avversario Luca Rizzo Nervo, che si dimetterà da assessore comunale al Welfare il prossimo 2 ottobre con Piergiorgio Licciardello della corrente renziana Per Davvero come terzo incomodo. Eppure sotto traccia ci sono ancora, a vari livelli, dei pontieri che sono al lavoro e che sperano, anzi auspicano, un intervento del Pd nazionale per sbrogliare una matassa che rischia di ingarbugliarsi. Fare un congresso vero o una conta che dir si voglia non è un dramma come ha riconosciuto il sindaco Merola nel suo intervento alla Festa dell’Unità di Bologna ma per molti che vengono dalla tradizione del Pci-Pds-Ds andare allo scontro è proprio una cosa difficile da mandare giù. C’è una sola persona che avrebbe la forza politica di mettere ordine, come fece al tempo delle primarie per scegliere il governatore dell’Emilia-Romagna, ed è il segretario del Pd, Matteo Renzi. Ma è un intervento estraneo alla sua natura. Così si lavora e si lavorerà su altre personalità influenti del Pd come Lorenzo Guerini e come Maurizio Martina. Il primo sarà a Bologna sabato ad un dibattito coordinato da Luigi Tosiani a cui parteciperà anche Gianni Cuperlo mentre il secondo è stato invitato ad un appuntamento politico con Virginio Merola e il deputato Pd, Andrea De Maria il prossimo 30 settembre.
Questa volta non è il sindaco a guidare le danze anche perché lui ci ha già provato più volte a produrre un accordo tra le varie componenti in campo, e si vedrà se l’opera dei pontieri silenziosi produrrà qualche effetto. Le speranze sono pochissime anche perché sabato il Pd bolognese riunisce la Direzione che elabora il regolamento per il congresso e nomina la commissione che si occuperà di tutto il percorso: insomma si comincia a fare sul serio. Certo lo scontro durissimo dei giorni scorsi tra il sindaco e l’area dei renziani della prima ora ha dato ulteriori elementi a chi avvisa tutti che così si va allo scontro totale ma gli elementi a favore di una ricomposizione sono ormai pochissimi.
Ieri è intervenuto anche l’assessore Luca Rizzo Nervo che ha risposto agli attacchi che gli sono arrivati dal consigliere regionale Pd, Giuseppe Paruolo. «Chiedo che ci sia un congresso vero ma rispettoso. Mica è una resa dei conti» ha scritto il candidato dell’area renziana sostenuto però anche da esponenti dell’area Orlando.
«Renzi — argomenta l’assessore — a livello nazionale sta lavorando per ricercare soluzioni condivise, un lavoro difficile che io sostengo e in cui mi riconosco. Dunque mi chiedo: tu ti riconosci in questo? L’alternativa è imitare Arbore nel noto programma “Meno siamo, meglio stiamo”. Serve un Pd libero dalle correnti, anche locali, che gli tolgono ossigeno. E creano nemici in luogo di compagni». L’area Paruolo aspetta comunque un segnale da Rizzo Nervo: difficile dire se sia quello buono.
Rizzo Nervo «A Paruolo dico che le correnti tolgono ossigeno e creano nemici in luogo di compagni» Il congresso Sabato si riunisce la Direzione del Pd per il via libera alla competizione