Pd, partite vere e riconferme scritte La mappa dei congressi in regione
Le partite più complesse si giocano nel capoluogo e a Modena. Altrove non si respira la stessa tensione. Sono in tutto nove le federazioni dem che celebreranno il congresso ad ottobre (non si vota solo a Ferrara, che scade nel 2019, e a Imola, che ha chiesto e ottenuto una proroga dal nazionale così da organizzare senza scossoni la campagna per le Amministrative del prossimo anno).
Le maggiori difficoltà come è noto sono a Bologna, dove nella sfida tra due big del partito, il segretario uscente Francesco Critelli e l’assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo, si è aggiunto il renziano Piergiorgio Licciardello. Fino a pochi giorni fa pure Modena, città di Stefano Bonaccini e Matteo Richetti, non se la passava meglio. Per la guida del partito cittadino si va verso la riconferma di Andrea Bortolamasi, ma sul nome di un renziano al provinciale che garantisse Richetti, Bonaccini e gli orlandiani in queste settimane si era creata una situazione di stallo. Nelle ultime ore però si sta rafforzando il profilo di Stefania Gasparini, assessore all’Istruzione a Carpi, che potrebbe mettere d’accordo tutti. Pure a Rimini i giochi non sono ancora chiusi, ma manca poco. Difficile il bis del segretario uscente Juri Magrini, dopo i diversi Comuni persi, Riccione su tutti. È vero, il capoluogo ha visto la riconferma al primo turno del sindaco Andrea Gnassi, ma in città questa viene considerata più una vittoria per meriti suoi che del partito. Nei giorni scorsi ha alzato la mano il primo cittadino di Misano Adriatico, Stefano Giannini. È un renziano moderato che potrebbe ottenere il via libera degli orlandiani, guidati dall’assessore regionale al Bilancio Emma Petitti.
Nel resto della Romagna regna la calma. A Ravenna non dovrebbero esserci problemi per Eleonora Proni (vicina al ministro Maurizio Martina). Eletta solo un anno fa dall’assemblea provinciale (come il segretario bolognese Francesco Critelli), è alla ricerca di un secondo mandato. Non c’è un gran dibattito in corso a Forlì. Se nelle prossime settimane nessuno dovesse farsi avanti, la segretaria uscente Valentina Ancarani si ritroverebbe davanti a sé la strada spianata. Stessa situazione a Cesena, dove il segretario Fabrizio Landi non ha al momento degli sfidanti pronti a mettersi di traverso. Tutto sotto controllo a Reggio Emilia, dove Andrea Costa farà un secondo giro di boa. Diverso è invece il caso di Parma e Piacenza, due federazioni commissariate dal partito regionale. In entrambi i casi si sta lavorando a una soluzione il più unitaria possibile, dopo le pesanti sconfitte alle Amministrative subite a giugno che hanno visto imporsi l’ex grillino Federico Pizzarotti e Patrizia Barbieri (centrodestra).