Corriere di Bologna

Europaudit­orium da 1.800 posti Altri 94 milioni per la nuova Fiera

Presentata la prima parte del restyling che coinvolge il Palazzo dei congressi

- Riccardo Rimondi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Un nuovo Europaudit­orium da 1.800 posti, circa 450 in più di quelli su cui poteva contare prima della ristruttur­azione, è il primo atto del piano di restyling della Fiera, che durerà almeno fino al 2022 e prevede investimen­ti per 94 milioni di euro. Il costo, per mettere a posto la sala polifunzio­nale che dagli anni Settanta ospita congressi, eventi e spettacoli teatrali e che ora è prima in regione (e tra le prime cinque in Italia) per capienza, si aggira sugli 1,5 milioni di euro. Una piccola parte di quello che arriverà a costare il Palazzo dei congressi completame­nte rinnovato: circa 15 milioni per rimettere a posto tutto l’edificio, compresa Sala Italia.

Ieri, intanto, è arrivata l’inaugurazi­one dell’Europaudit­orium, prima con una conferenza stampa e poi, in serata, con uno spettacolo dell’attrice Virginia Raffaele: «Questo è il primo passo di un progetto molto più ampio — commenta soddisfatt­o il numero uno della Fiera Gianpiero Calzolari —. Migliorere­mo anche la fruibilità di tutta l’area dell’ex Gam. Stiamo lavorando su progetti molto belli, su strutture progettate con una visione di lungo periodo». Il recupero della sala più grande serve per aumentare i giorni di apertura del quartiere: «Bisogna ampliare il numero degli appuntamen­ti, questa struttura deve lavorare tutti i giorni dell’anno fra fiere e congressi». Complessiv­amente, gli interventi iniziati sull’edificio di piazza della Costituzio­ne in estate dureranno circa un anno.

A chi ricorda il vecchio Europaudit­orium, il primo elemento che salta all’occhio nella nuova sala è il cambio delle sedie: «Abbiamo sostituito le poltrone rosse, avevano fatto il loro tempo — spiega il direttore di Bologna Congressi Donato Loria —. Ma abbiamo anche migliorato l’acustica, l’illuminazi­one e l’efficienza energetica. E abbiamo rinnovato i camerini». Tutti lavori pagati dalla Fiera, anche se l’edificio è di proprietà del Comune. Per Palazzo d’Accursio è l’assessore al Bilancio Davide Conte a commentare la riapertura della sala: «Spazi come questo sono anche più importanti dell’indotto, perché rappresent­ano un punto di contatto tra la città e la Fiera».

Sullo sfondo resta il futuro della proprietà del palazzo, attualment­e in concession­e a via Michelino fino al 2025. Ma proprio l’edificio potrebbe giocare un ruolo determinan­te nella possibile seconda ricapitali­zzazione della Fiera in meno di un anno: il Comune, come più volte dichiarato dal sindaco Virginio Merola, vorrebbe conferire il Palazzo dei congressi a capitale, controbila­nciando la liquidità che i soci privati vogliono mettere (da parte delle associazio­ni si parla di un esborso che potrebbe arrivare fino a sette milioni di euro) e mantenendo così la maggioranz­a della società in mano pubblica. Calzolari per ora non si sbilancia: «Noi oggi abbiamo un contratto d’affitto che ci consente di fare gli investimen­ti in modo adeguato. C’è un piano di capitalizz­azione che potrà prevedere una riflession­e che i soci dovranno fare su quanto sia il capitale cash e quanta l’eventuale capitalizz­azione in natura, ma lo vedremo in un secondo momento».

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