La rivoluzione d’ottobre
Destro acciaccato libera spazio a Palacio e Petkovic ed entrambi giocano grandi partite Senza Mattia i rossoblù sono andati meglio, sfruttando il lavoro di squadra. Cambieranno le gerarchie?
Che Mattia Destro continui a essere importante per il Bologna è il segreto di Pulcinella, ma tra sabato sera a Firenze e martedì notte contro l’Inter è emersa una realtà piacevole e anche comoda soprattutto per Roberto Donadoni. Questa: il Bologna non è più ostaggio di questo attaccante pagato a peso d’oro e che da due anni e un paio di mesi a questa parte sta regalando più silenzi che gol. Sì, perché se già Rodrigo Palacio lo aveva fatto godere contro la Fiorentina, ecco che contro l’Inter Donadoni ha fatto festa per la prestazione di spessore che gli ha garantito Bruno Petkovic. Insomma, a questo punto il discorso è uno solo: o Destro si dà una svegliata una volta per tutte, mettendosi quantomeno al pari degli altri due, oppure dovrà restare a guardare. L’allenatore potrà anche rinunciare a lui senza che il Bologna debba pagare troppo dazio.
Va detto che alla fine della partita di martedì notte, a domanda precisa su Destro, Donadoni gli ha teso un’altra volta la mano, «fin qua, quando ha potuto giocare, è stato sempre costruttivo e ha avuto l’atteggiamento giusto», ma è chiaro che per lui il tempo è scaduto e che da ora in avanti non potrà più permettersi passaggi a vuoto. Perché anche inconsciamente ti puoi sedere se sai di non avere concorrenza alle spalle, ma a oggi non è più così.
Qual è il motivo per il quale Destro ha saltato le partite di Firenze e contro l’Inter? Perché contro il Napoli è uscito con un problemino al polpaccio che gli ha reso la vita difficile nei mesi passati e da qui gli sarebbero entrate addosso alcune dosi di paura, che per certi versi lo stanno frenando. Come è normale che sia i sanitari del Bologna lo hanno sottoposto agli esami strumentali, che (sembra) non avrebbero evidenziato lesioni. Bene, a questo punto dovrà essere lo stesso Destro a convincersi di essersi messo alle spalle lieve questo lieve guaio muscolare, perché non possono essere né i tecnici né i medici a imporsi dopo quello che gli è accaduto un anno e mezzo fa. La traduzione di ciò è la seguente: ora come ora per quelli del Bologna l’attaccante sarebbe disponibile per la trasferta di domenica prossima a Reggio Emilia contro il Sassuolo, ma dovrà essere lo stesso Destro a fargli sapere se si sente di nuovo a posto. Un tempo Mattia aveva il suo staff di preparazione, ora è pienamente integrato nel Bologna. Ma oltre a questo, la sua gestione rimane delicata e soprattutto sono le prestazioni a dover crescere: non solo per i gol, ma proprio per il tutto il lavoro necessario a far giocare bene la squadra.
Inutile nascondere che con Palacio a Firenze e con Petkovic contro l’Inter il Bologna ha potuto giocare in undici uomini, con l’argentino e il croato che hanno lavorato per l’intera partita con la squadra per la squadra. È chiaro che da una punta ci si aspettano anche gol e tiri in porta, per questo al momento Palacio è un po’ più avanti di Petkovic. E le gerarchie in attacco stanno cambiando.
Intanto Di Francesco sarà valutato oggi, dopo che contro l’Inter ha chiesto di essere sostituito per colpa dei crampi.