«La consultazione? Ideologia pura»

Raffiotta: «Per ottenere veri risultati serve una legge dello Stato»

Edoardo Raffiotta, professore associato di Diritto costituzionale all’Università di Bologna. Il 22 ottobre Lombardia e Veneto voteranno al referendum per l’autonomia. L’Emilia-Romagna si è rifiutata di ricorrere a questo strumento, convinta che ci siano altre strade. Chi ha ragione?

«Sul referendum del 22 ottobre ci sono due posizioni: c’è chi dice che sia inutile e chi sostiene invece che sia necessario». Chi ha ragione? «Si tratta di un referendum consultivo. Si chiede ai cittadini di esprimersi sulla facoltà che la Regione ha di chiedere allo Stato maggiore autonomia ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione».

Questa procedura si può attivare anche diversamente?

«Certo che sì. Nell’articolo 116 non c’è nessun riferimento che riguardi il referendum».

Cosa prevede la Costituzione?

«La Regione può chiedere di sua iniziativa allo Stato di avviare il processo che conceda spazi di autonomia. Ma per dare più autonomia alle Regione serve comunque una legge dello Stato». Quali sono gli ambiti? «Organizzazione della giustizia di pace, istruzione, tutela dell’ambiente e altre materie concorrenti».

Il referendum serve però a legittimare una scelta politica come la richiesta di autonomia...

«Sì. Ma proprio da qui nasce la polemica: la Lombardia spenderà 30 milioni di euro per un referendum non necessario. Si rischia di confondere le acque della discussione. Deve essere chiaro che questa procedura si sarebbe potuta attivare senza referendum». È stato fatto in passato? «Sì. Lombardia e Veneto avevano avviato la procedura del 116 ma le cose non sono andate bene per vari motivi».

Ci sono i margini per una richiesta da parte dell’Emilia-Romagna?

«Certo che sì. Io penso che il presidente Bonaccini faccia bene a evitare campagne ideologiche e a utilizzare le risorse pubbliche per cose utili, non per i manifesti. L’Emilia-Romagna vanta una buona gestione dei servizi. Ci sono tutte le condizioni per chiedere maggiore autonomia. Lo Stato deve dare fiducia a chi ha dimostrato di sapere governare. Un merito che altre Regioni non possono vantare».

La polemica Bonaccini fa bene a evitare campagne ideologiche e a usare le risorse pubbliche per cose utili