Corriere di Bologna

«L’intesa tutela solo il Parmesan» Canada-Ue, agricoltor­i all’attacco

Coldiretti contro il Ceta: «Garantiti solo 12 prodotti tipici sui 44 Igp in regione»

- Claudia Balbi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il Ceta, l’accordo commercial­e tra Unione europea e Canada, entrato ieri nella fase di applicazio­ne provvisori­a, accende gli animi e le polemiche dei coltivator­i emiliani e romagnoli. Nel neonato accordo con il paese oltreocean­o infatti, la Coldiretti regionale lamenta soprattutt­o la mancanza di protezione dei prodotti principe dell’economia emiliano-romagnola.

L’associazio­ne a tre spighe, in una nota, denuncia infatti che: «Dei 44 prodotti a denominazi­one di origine dell’Emilia Romagna», ossia quelli Dop e Igp, «solo 12 vengono riconosciu­ti mentre gli altri 32 non avranno nessuna tutela». Dall’altro lato l’associazio­ne evidenzia uno scenario futuro preoccupan­te anche per i 30.000 produttori di grano regionali, i quali, sempre secondo il sentore di Coldiretti: «Non potranno dormire sonni tranquilli perché l’accordo uccide il grano duro italiano con il crollo dei prezzi favorito dall’azzerament­o struttural­e dei dazi per l’importazio­ne dal Canada dove peraltro viene fatto un uso intensivo di glifosate nella fase di pre-raccolta, vietato in Italia». Il timore dell’associazio­ne che riunisce gli agricoltor­i della regione inoltre è che la nuova intesa col Canada, possa danneggiar­e non solo prodotti e produttori ma anche la salute dei consumator­i finali: «L’accordo avrà riflessi pesanti in tema di trasparenz­a e ricadute sanitarie e ambientali che metteranno sotto scacco nella nostra regione produzioni di eccellenza e importanti colture estensive come i cereali». Ma non finisce qui, Coldiretti denuncia che in questo modo: «Per la prima volta nella storia l’Unione Europea legittima in un trattato internazio­nale la pirateria ali- mentare a danno dei prodotti Made in Italy più prestigios­i, accordando esplicitam­ente il via libera alle imitazioni che sfruttano i nomi delle tipicità nazionali, come il prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano che si vedrà affiancato sui mercati dalla produzione canadese di Parmesan». Insomma, a giudizio dell’associazio­ne: «L’accordo Ceta è un regalo alle grandi lobby industrial­i dell’alimentare che penalizzer­à l’agricoltur­a dell’Emilia-Romagna e il Made in Italy». In generale l’accordo Ceta non è stato accolto positivame­nte anche da alti paesi europei che temono l’ingresso nell’Unione Europea di Ogm e il mancato rispetto delle regole sull’indicazion­e del Paese d’origine in etichetta, considerat­a l’assenza di un sistema di etichettat­ura e tracciabil­ità in Canada.

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Italian sounding Alcuni prodotti falsi che si trovano nei mercati stranieri

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