Corriere di Bologna

POPOLI IN SCENA CARTELLONE DI STORIE

Itc di San Lazzaro Oggi l’aperitivo in sala per la presentazi­one della stagione che si aprirà a novembre con «Accabadora» dal romanzo di Michela Murgia su eutanasia e madre surrogata. In programma anche «Pueblo» di Ascanio Celestini, «Autobiogra­fie» di El

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il tema della stagione 2017/2018 dell’Itc di San Lazzaro è «Popolo»(stasera alle 19.30 verrà presentata al pubblico con un incontro-aperitivo). Il gruppo che dirige lo spazio ovviamente sa bene il rischio che corre. Quasi a scompiglia­re ancora di più le carte, Nicola Bonazzi, direttore artistico dal 2014 insieme a Micaela Casalboni e Andrea Paolucci, ricorda ciò che diceva Flaiano in Diario Notturno: «I nomi collettivi servono solo a fare confusione e citava proprio le parole “pubblico” e “popolo”».

Ma prima, qualche numero : «Lo scorso anno — sottolinea Andrea Paolucci — abbiamo ospitato spettacoli per oltre 220 giorni, con 32.417 spettatori. Consideran­do che la nostra sala contiene 200 posti, vuol dire che era quasi sempre piena». Pubblico vasto, ma anche (e soprattutt­o) vario e nuovo, «persone che magari non verrebbero di solito ma che raggiungia­mo con progetti speciali». L’esperienza di Futuri Maestri, che coinvolse mille bambini (ora finalista al Premio Rete Critica online) e 5 spettacoli sottotitol­ati per non udenti, con laboratori dedicati, sono solo due esempi.

Il concetto di popolo si coniuga in varie proposte nel cartellone di prosa. Già a partire dallo spettacolo di debutto, Accabadora, l’11 novembre, dall’omonimo romanzo di Michela Murgia che ci apre a temi come l’eutanasia e la madre surrogata, con Monica Piseddu diretta da Veronica Cruciani. Anche le micro-storie di Elena Bucci in Autobiogra­fie di ignoti sono sinceramen­te popolari (18 novembre), come lo sono la mancanza di lavoro di Sempre domenica del Collettivo Controcant­o (24) e la nuova produzione di Teatro dell’Argine, Casa del popolo, in collaboraz­ione con Teatro delle Temperie (debutto il 29 novembre). Tra gli altri ospiti, Gli Omini in Gran Glassé, Ascanio Celestini in Pueblo, Babilonia Teatri in Pedigree, Marta Dalla Via che omaggia Andrea Pazienza. Ma le strade del teatro sono molteplici. Se la rassegna «Non solo prosa» rilancia Poetry slam sui linguaggi di confine, il 15 ottobre si alza il sipario sul teatro ragazzi con la Domenica a teatro e torna l’aperitivo con il critico. Prosegue Esodi con ragazzi da tutto il mondo, «Italia compresa», aggiunge Micaela Casalboni. Teatro dell’Argine promuove anche il progetto Acting together #WithRefuge­es per l’inclusione sociale dei rifugiati e richiedent­i asilo. E il 3 ottobre arriverà un tendone da circo di fianco alla sede. www.itcteatro.it.

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Quadro Un momento di «Penthotal», spettacolo in cui Marta Dalla Via omaggia l’opera di Andrea Pazienza

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