Le ex Minganti rinascono con i big data
In via del Lavoro gli uffici Finmatica: 2.500 metri quadri per 220 addetti
Una realtà di punta del terziario per ridare vita a uno spazio lasciato vuoto dalla deindustrializzazione della Bolognina. In primavera il gruppo Finmatica si è trasferito da via del Lavoro alle ex Officine Minganti, in via della Liberazione, di fianco alla galleria commerciale che ha preso il posto, nel 2006, di una delle fabbriche storiche del quartiere. Ieri è arrivata l’inaugurazione della nuova sede, 2.500 metri quadrati in cui lavorano 220 dipendenti sui circa 300 che il gruppo impiega in giro per l’Italia.
Tutti a tempo indeterminato, sottolinea il presidente dell’azienda di famiglia Domenico Gualtieri: «Facciamo una formazione pesantissima su temi molto specifici, servono due mesi per diventare competenti e due anni per diventare bravi». L’immobile, come tutta l’ex Minganti, è proprietà di Investire Sgr. Poche settimane fa, dopo Finmatica hanno traslocato in via della Liberazione anche 60 dipendenti di Lepida, la società della Regione (che ne detiene il 99%) specializzata nella programmazione e gestione delle infrastrutture telematiche dell’Emilia-Romagna. Un indizio in più della vocazione che ora si tenta di dare all’area, dopo anni di difficoltà della galleria commerciale: gli uffici, i servizi, i dati. Perché di questo si occupa Finmatica dalla sua nascita, datata 1969: «L’azienda aveva iniziato in un appartamento, occupandosi di consulenza contabile — ricorda il presidente, Domenico Gualtieri — ma lavorando con i computer, in un’epoca in cui ce n’erano pochi nel mondo e pochissimi in Italia». Oggi questa realtà si occupa di servizi informatici, i suoi clienti sono nella sanità e nella pubblica amministrazione. Il fatturato, in crescita anno su anno, è arrivato a 19,3 milioni nel 2016. Per metà proviene dalle aziende che operano nella sanità, quasi altrettanto da Comuni, Regioni e Province, i privati sono marginali (valgono circa il 4%). Non è un caso se ieri, a tagliare il nastro, c’erano sia viale Aldo Moro sia Palazzo d’Accursio: «La presenza di un’azienda come questa aiuterà il recupero delle ex Officine Minganti — l’auspicio del sindaco Virginio Merola —. E questo quartiere diventerà il cuore della nuova Bologna». Mentre il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ricorda gli investimenti per digitalizzare completamente l’Emilia-Romagna entro il 2020: «Nei prossimi anni, se non ci si connette con il mondo, si resta tagliati fuori». Anche il numero uno di Confindustria Emilia Alberto Vacchi ha salutato l’apertura della nuova sede di un’azienda che lavora in una filiera, quella dei dati, su cui il territorio sta concentrando i suoi sforzi in un periodo in cui si attende l’arrivo del centro meteo: «Segno che la vivacità industriale continua ad essere particolarmente presente».