Corriere di Bologna

TORNA «AGORÀ» NUOVE DRAMMATURG­IE

Si apre e si chiude nel nome di Roberto Roversi la seconda stagione della rassegna ideata da Elena Di Gioia nei comuni dell’Unione Reno-Galliera: 50 appuntamen­ti con Ascanio Celestini, Deflorian-Tagliarini, Vittorio Franceschi, Claudio Morganti, Oscar De

- Massimo Marino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Si apre e si chiude nel nome di Roberto Roversi la seconda stagione di «Agorà», la rassegna ideata da Elena Di Gioia nei comuni dell’Unione Reno-Galliera. Attraverse­rà teatri, bibliotech­e, scuole, ville storiche, ex case del popolo. Tesserà relazioni nei comuni che vanno da Castel Maggiore a Pieve di Cento, per formare spettatori nuovi, perché «mettere piede a teatro sviluppa la democrazia» diceva Paolo Grassi, il fondatore del Piccolo di Milano. Sono 50 appuntamen­ti, con l’orgoglio, rivendica Belinda Gottardi, presidente dell’Unione, di fare cultura in provincia, invertendo la tendenza dei tagli di bilancio.

Il programma presenta alcuni tra i migliori titoli della nuova produzione italiana, con artisti partiti da piccoli palcosceni­ci che hanno ormai conquistan­o le grandi ribalte come Ascanio Celestini, Massimilia­no Civica, Deflorian-Tagliarini, Oscar De Summa. Sarà proprio quest’ultimo ad aprire i lavori stasera alle 21 al teatro Zeppilli di Pieve di Cento con Il frate.È una sceneggiat­ura inedita su san Francesco che Roversi scrisse per Antonioni ed è inserita in «Officina Roversi». Al poeta bolognese sarà dedicata anche in maggio una serata con la lettura di poesie, saggi e scritti vari, con due attori intensi come Maurizio Cardillo e Anna Amadori. In mezzo ci sono vari sguardi curiosi sulla nuova drammaturg­ia, con testi di Emanuele Aldrovandi, Tindaro Granata, Mariano Dammacco, gli Omini, Magdalena Barile, Armando Pirozzi, Gianfranco Berardi, Maniaci-D’Amore. Il 6 ottobre al teatro di Argelato attori e spettatori saranno uniti intorno a una tavola in Sul tetto del mondo delle Ariette. Menoventi metterà in scena attori non profession­isti di Argelato nel racconto dei 110 anni della casa del popolo. Molti saranno i laboratori, con uno di Kepler452 con gli studenti del liceo Keynes che produrrà uno spettacolo in tutti gli spazi dell’istituto. Progetti speciali saranno un Ballo degli scrittori con Cavazzoni, Verasani e altri e Nel fuoco della rivolta, sguardi diversi dedicati al Maggio ‘68 da Francesca Mazza a Castel Maggiore. Sarà anticipato, il 30 dicembre, da uno spettacolo di Marco Cavicchiol­i sulla Rivoluzion­e russa e proseguirà da gennaio, narrando anche in modi surreali il fuoco che voleva cambiare il mondo, le persone, i rapporti. Ci saranno, tra gli altri, Claudio Morganti, artista di teatro sfuggente a ogni irreggimen­tazione, e un happening finale. Ciliegina sulla torta alcune serate con quel maestro che è Vittorio Franceschi, con una ripresa del Reduce di Ruzante, da non perdere. Info: www.renogallie­ra.it/agora.

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In scena Vittorio Franceschi si presenterà con una ripresa del Reduce di Ruzante

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