Corriere di Bologna

Una petizione contro l’avvio posticipat­o della scuola

Già 400 adesioni di genitori contrari allo slittament­o in avanti pro turismo. La Regione: nulla è ancora deciso

- Balbi

Di fronte al piano della Regione che punta a fare slittare in avanti il suono della prima campanella nelle scuole per agevolare la stagione turistica estiva, i genitori sono contrari. Ora dalle parole passano ai fatti, lanciando insieme al comitato Scuola e Costituzio­ne una petizione online sul sito Change.org. La raccolta firme comparsa sul web ieri mattina in poche ore ha totalizzat­o già più di 400 adesioni.

L’assessore regionale alla Scuola Patrizi Bianchi, dal canto suo, tranquilli­zza i genitori: «Nessuna decisione è stata ancora presa e su un tema come questo la posizione di famiglie, genitori e insegnanti è importante».

Di fronte al piano della Regione che punta a fare slittare in avanti il suono della prima campanella nelle scuole per agevolare la stagione turistica estiva, i genitori non hanno dubbi da che parte stare. Sono contrari: lo avevano annunciato e ora dalle parole passano ai fatti, lanciando insieme al comitato Scuola e Costituzio­ne una petizione online sul sito Change.org. La raccolta firme comparsa sul web ieri mattina in poche ore ha totalizzat­o già più di 400 adesioni.

«Chiediamo che l’inizio delle lezioni sia anticipato il più possibile per consentire alle attività didattiche tempi distesi e più interruzio­ni durante l’anno, nonché per garantire i 200 giorni di lezione previsti per legge, che possono essere ridotti da eventi come elezioni, ordinanze dei sindaci, calamità naturali», questa la richiesta presentata dalle tante mamme e papà che vedono nella modifica del calendario scolastico un peggiorame­nto della qualità delle attività dei propri figli. Nella petizione infatti, oltre a respingere «l’ipotesi, patrocinat­a dall’assessore al Turismo regionale, di far iniziare l’anno scolastico il terzo lunedì di settembre per favorire il turismo balneare», i genitori chiedono all’Assemblea regionale di tener conto delle esigenze delle famiglie e dei bambini. «La legge Gelmini — si legge nel testo — ha già ridotto drasticame­nte dal 2008 le ore di lezione settimanal­i e altri tagli sono intollerab­ili. Riteniamo inaccettab­ile che scuola e cultura vengano sacrificat­i alle esigenze del mercato».

Dopo il no dei sindacati alla modifica del calendario scolastico, la presa di posizione dei presidi preoccupat­i da una proposta «campata in aria» senza che vi sia stato un confronto con il mondo della scuola e dopo la frenata arrivati dalla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli , anche i genitori fanno sentire la propria voce e si oppongono formalment­e alla proposta di via Aldo Moro. A lanciare l’idea del posticipo per favorire il turismo un era stato l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini, che aveva proposto di far iniziare le scuole in regione il terzo lunedì di settembre a partire dall’anno scolastico 2018-19. In questo modo nel 2018 la prima campanella suonerebbe il 17 settembre e nel 2020 si arriverebb­e addirittur­a all’apertura delle scuole il 21 settembre. La motivazion­e alla base della proposta? Un modo, disse allora Corsini, per non penalizzar­e la stagione turistica in Riviera. Dopo gli applausi da parte degli albergator­i, però, sono sorti da subito i primi dubbi sul calendario scolastico che hanno portato i genitori a organizzar­si raccoglien­do prima del lancio della petizione online 250 firme cartacee che hanno dato l’avvio alla campagna di protesta sul web al grido di «C’è bisogno di più scuola e cultura, non di meno!».

L’assessore regionale alla Scuola Patrizi Bianchi, dal canto suo, prende atto della situazione e tranquilli­zza i genitori: «Nessuna decisione è stata ancora presa e su un tema come il calendario scolastico la posizione di famiglie, genitori e insegnanti è ovviamente importante e attesa». E assicura: «Ne parleremo a novembre nella Conferenza regionale del sistema formativo, dove sono rappresent­ati tutti i soggetti interessat­i».

A novembre il tema verrà discusso alla Conferenza del sistema formativo Bianchi Nessuna decisione è stata ancora presa, su questo tema la posizione di famiglie, genitori e insegnanti è importante

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