Corriere di Bologna

Congresso dem, è subito lite sul confronto a tre

Critelli, Licciardel­lo e Rizzo Nervo hanno consegnato le firme. Mazzanti si schiera con l’ex assessore

- Romanini

Scatta ufficialme­nte il congresso del Pd con i tre candidati che litigano, subito dopo la presentazi­one delle firme, sul confronto a tre da fare il 12 ottobre.

E intanto il capogruppo Pd, Claudio Mazzanti si schiera con Luca Rizzo Nervo.

Tre candidati ai blocchi di partenza per il posto di futuro segretario del Pd di Bologna. Ieri mattina l’ex assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo, il segretario uscente Francesco Critelli e il consiglier­e comunale Piergiorgi­o Licciardel­lo hanno depositato le firme per correre al congresso che verrà deciso dal voto degli iscritti dal 12 al 22 ottobre: circa 700 i primi due, 600 il terzo. La sfida principale è tra Critelli e Rizzo Nervo, ma ieri l’outsider Licciardel­lo si è sfogato: «Per settimane abbiamo sopportato le illazioni sulle nostre intenzioni, con ricostruzi­oni che ci vedevano pronti a convergere su uno dei due candidati, adesso si sono sciolte e si parte». Le illazioni a cui si riferisce sono quelle che prevedevan­o una convergenz­a dell’area renziana PerDavvero a cui fa riferiment­o Licciardel­lo sul candidato dell’area Orlando, Critelli. Ma si tratta di una convergenz­a che, con buona pace degli schieramen­ti nazionali, potrebbe andare in porto a fine congresso se nessuno dei due candidati principali supererà il 50% nel voto degli iscritti.

Ormai tutti i cosiddetti grandi elettori si sono ormai schierati per i vari candidati che sono in campo. Tra i pochi che mancavano all’appello c’era il capogruppo del Pd in Comune, Claudio Mazzanti, che ieri ha scelto di appoggiare la candidatur­a di Rizzo Nervo. «Ho cercato fino all’ultimo di starmene fuori — ha scritto il dirigente dem — ma alla fine ho deciso quando la discussion­e è scaduta sul piano di valori che secondo me sono importanti e sono quelli del movimento cooperativ­o e delle organizzaz­ione sindacali». E ancora: «Per questo ho ritenuto di fare una scelta guardando i programmi di entrambi i candidati, visto che il discorso delle componenti nazionali è completame­nte saltato».

Il capogruppo in Comune del Pd vuol dire che per uno della sinistra del partito come lui è possibile sostenere un renziano come Rizzo Nervo, perché ormai si è mescolato tutto. E a convincerl­o sarebbe stato l’attacco frontale del segretario uscente Critelli al movimento cooperativ­o in occasione del lancio della sua candidatur­a. Difficile dire quanto possano spostare gli spostament­i dei dirigenti, ma di sicuro Mazzanti è uno molto ascoltato nel quartiere Navile, uno dei territori più numerosi e con più delegati da nominare all’assemblea provincial­e del Pd nel congresso.

Per come si sono messe le cose saranno venti giorni difficili per il Pd bolognese. Ieri i tre candidati alla segreteria hanno finito per litigare, via Facebook, sulla data e sulle modalità di un confronto a tre proposto da Licciardel­lo e subito approvato da Critelli. La proposta era quella di fare un dibattito il 12 ottobre all’Arci Benassi. «La sala è a disposizio­ne — ha scritto Licciardel­lo — le sedie vi aspettano. A voi la scelta se riempirle o lasciarle vuote». Rizzo Nervo ha commentato la proposta di Licciardel­lo ricordando di aver già spiegato in privato a lui e a Critelli di essere impegnato in quei giorni e aggiunge: «Mi sfugge il perché, sapendolo, metti in atto la retorica dell’invito all’Arci Benassi e delle sedie vuote, conoscendo benissimo le disponibil­ità e le indisponib­ilità di ognuno. Detto ciò se si riesce a trovare una data, io ci sono molto volentieri». Le date si troveranno e i confronti non mancherann­o. Quello che si farà fatica a spiegare e a ricostruir­e sarà la mappa politica con cui si affronterà il congresso.

Licciardel­lo aveva proposto un faccia a faccia il 12 ottobre, ma non si potrà fare

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