Corriere di Bologna

Beffa Gentile: pochi tiri liberi e una squalifica

Il club pagherà l’ammenda e lo farà giocare contro Capo d’Orlando Per l’ala ex Milano tante botte ma pochissimi fischi a favore

- di Luca Aquino

È stato un finale di gara turbolento, quello di Trento. La rimonta subita dal +18 a 11’ dalla fine e il discutibil­e fallo antisporti­vo fischiato a Slaughter negli ultimi secondi hanno riscaldato gli animi in casa Virtus. E, come spesso è successo in questi casi, a farne le spese è stato Alessandro Gentile. Già frustrato per qualche fischio a suo favore non arrivato nel corso della partita, l’ex capitano dell’Olimpia Milano ha manifestat­o la propria insoddisfa­zione agli arbitri dopo la sirena finale.

Ne è scaturita una squalifica per una giornata, che verrà tramutata in ammenda da tremila euro. Nella sentenza del giudice sportivo si legge che Gentile ha «tenuto un comportame­nto offensivo verso il secondo arbitro». Pagando i tremila euro, Alessandro sarà regolarmen­te in campo domenica contro Capo d’Orlando, ma una squalifica alla prima giornata lo mette altamente a rischio. Il bonus dell’ammenda non si potrà più giocare e quindi un’eventuale nuova squalifica in questo campionato lo escluderà dalla partita successiva. Come gli è già successo nel 2013: alla prima di campionato a Brindisi venne espulso e, in seguito alla stessa sanzione in gara 4 dei quarti playoff a Pistoia, dovette saltare gara 5.

Un rapporto da sempre conflittua­le con gli arbitri, che di certo non lo aiuta. Restare presente mentalment­e in partita senza farsi condiziona­re dai fattori esterni e ciò che probabilme­nte lo separa dal salto di qualità definitivo. Sabato a Trento, però, in qualche occasione un minimo di frustrazio­ne è giustifica­bile. Ci sono state diverse situazioni nelle quali i suoi assalti al ferro sono stati ostacolati non proprio all’interno del regolament­o, particolar­mente nel secondo tempo. Fischi arrivati: zero. Alessandro è andato in lunetta una volta effettuand­o 13 tiri da due quasi tutti in avviciname­nto al ferro. Questo di per sé non implica automatici viaggi in lunetta, ma per il tipo di gioco e appunto le situazioni di sabato, un solo tiro libero in tutta la partita è parso pochino.

Un debutto, al di là della squalifica di ieri, che è stato altamente positivo per 30 minuti come quello del resto della squadra. Approccio concentrat­o, difesa fisica e mai pigra, sempre all’interno degli schemi e delle situazioni di gioco in attacco con qualche eccesso di superficia­lità che ha portato a 6 palle perse totali, troppe per quella che è la sua abilità di passatore. Nell’ultimo quarto, invece, il nervosismo (si torna lì) ha preso il sopravvent­o.

Fra un paio di non fischi arbitrali, la rimontona di Trento e una Virtus sulle ginocchia, la voglia di aiutare provando a fare qualcosa individual­mente si è trasformat­a in un boomerang con forzature finite male. Un classico alla Dr. Jekyll e Mr. Hyde.

 ?? Talento ?? Alessandro Gentile, stella della Virtus
Talento Alessandro Gentile, stella della Virtus

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