Koudelka e Ruff alla Biennale del Mast
Dal 12 ottobre la rassegna foto/industria. E Kapoor porterà una nuova scultura
Il sito della Fondazione Mast svela già gran parte della terza edizione della Biennale Foto/Industria, il festival diretto da François Hébel che tornerà a Bologna dal 12 ottobre al 19 novembre con 14 mostre in vari luoghi della città.
Sempre dal web, anche se ancora avvolto dal mistero, trapela che all’inaugurazione sarà presente anche lo scultore e architetto inglese di origine indiana Anish Kapoor. Nel foyer del Mast c’è già una sua opera, Shine, ma l’artista dovrebbe presentare un’altra opera acquisita dalla fondazione. Tra i fotografi in mostra, autentici giganti come il ceco Josef Koudelka, con una raccolta al Civico Archeologico di sue foto dedicate ai paesaggi industriali. Il tedesco Thomas Ruff con «Macchina & Energia» sarà nella Photogallery del Mast stesso, con la serie «Macchine» attorno a cui graviteranno immagini di altri cicli come «Notti», «Case», «Altri ritratti», «Jpegs», «Fotogrammi» e «Negativi».
L’America al lavoro dagli anni 70 e per oltre un decennio sarà al centro, alla Fondazione del Monte, delle immagini commissionate da grandi aziende all’americano Lee Friedlander. Il viaggio dal Museo di Arte multimediale di Mosca a Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo, sarà invece compiuto da meccanismi e macchine ripresi dal costruttivista Alexander Rodchenko.
L’impegno politico negli anni 70 sarà al centro dell’esposizione «Gli anni militanti» di Mimmo Jodice, a Santa Maria della Vita, con scatti sulle condizioni di lavoro, specie minorile, a Napoli, pubblicate su giornali di sinistra. E poi, ancora, lo svedese Mårten Lange al Teatro San Leonardo con «Machina & Mechanism», immagini provenienti da laboratori di fisica nucleare e scatti in bianco e nero su tecnologia e sorveglianza. A Palazzo Boncompagni le prove raccolte dal catalano Joan Fontcuberta sul mistero del cosmonauta sovietico scomparso nello spazio con il Soyuz 2, che avrebbe dovuto essere il primo uomo sulla luna.
Infine le due mostre in Pinacoteca sull’industrializzazione americana, le fotografie di siti di produzione energetica trasformate in immagini astratte da Mathieu BernardReymond allo Spazio Carbonesi, il viaggio tra futuro e passato del francese Vincent Fournier al Mambo, il fotoreportage su un’indagine per omicidio del giapponese Yukichi Watabee a Palazzo Poggi. E gli italiani Michele Borzoni, a Palazzo Pepoli Campogrande con un panorama sul lavoro in Italia, e Carlo Valsecchi, all’Ex Ospedale dei Bastardini con un reportage sullo stabilimento Philip Morris costruito a Bologna.