Paolo Rossi e Cinaski sul filo di sogni e ricordi
Il recital-concerto stasera sul palco del Bravo Caffè
di Atelier Sì, con il Teatro delle Moire e Alessandro Bedosti (il 24). Quindi popolerà gli spazi dell’ippodromo Arcoveggio con l’intervento di Tempo Reale, l’associazione per le nuove musiche fondata da Luciano Berio e ora diretta da Francesco Giomi, e con interventi dei danzatori Fedra Boscaro e Fabrizio Saiu (il 25 e il 26). Fedra Boscaro, artista rivelatasi nelle passate edizioni della rassegna, chiuderà questo festival trasformando l’ippodromo in un serraglio di creature mitologiche tra il reale e il virtuale con Verso un novissimo bestiario. Info: www.perasperafestival.org. giorni dispari. nato nel 1964, da anni si fa promotore di un nuovo modo di fare poesia, molto vicina al pubblico e contaminata dai suoni, dalla voce e dalla musica, «cercando dentro quella poesia che sa poi farsi voce». Lo pseudonimo che ha scelto è un omaggio esplicito a quell’Henry Chinaski che percorre l’opera di Charles Bukowski come una sorta di alter-ego dello scrittore americano scomparso nel 1994. E se per Rossi, nato a Monfalcone, vissuto a Ferrara ma affermatosi a Milano, parlano le collaborazioni con Dario Fo e con il Teatro dell’Elfo, per Costantino fondamentale è risultato l’incontro con Vinicio Capossela. Con il quale si è consolidata un’amicizia duratura sfociata in un reading-tributo a John Fante, Accaniti nell’accolita, e successivamente in un libro scritto a quattro mani con Capossela nel 2009, In clandestinità - Mr Pall incontra Mr Mall oltre a centinaia di nottate a farsi domande. Nel 2010 ha poi pubblicato per Marcos y Marcos la sua prima raccolta poetica vera e propria dal titolo Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare. Cinaski ama tanto scrivere quanto leggere e numerose sono le sue performance di letture musicate in giro per l’Italia con la complicità di diversi compagni di viaggio. Iniziando dallo stesso Capossela e passando per Folco Orselli, Francesco Arcuri e naturalmente Paolo Rossi.