Rizzo Nervo, tra i suoi, evita lo scontro «Parlo di progetti, basta polemiche»
Uno spritz per iniziare, alle 19. Poi un’oretta di tavoli tematici sulla città e sul partito. Alle 20 pausa per un piatto di tortellini. La convention organizzata ieri sera a Villa Torchi da Luca Rizzo Nervo, candidato renziano alla segreteria provinciale del Pd, ha unito la liturgia delle tradizionali Feste dell’Unità al trend degli aperitivi 2.0. Tutti presenti i big del partito schierati con l’ex assessore alla Sanità. A partire dal sindaco Virginio Merola che, reduce da un durissimo scontro a distanza con il segretario uscente del Pd Francesco Critelli, è entrato nel tendone con le bandiere del partito cercando di schivare i cronisti: «Le polemiche? Pazienza…»,si è limitato.
Inevitabilmente Rizzo Nervo non ha potuto ignorare il durissimo scontro in corso tra il sindaco e Il proprio avversario: «Non è la prima volta che spunti di polemica partono dalla mia area — ha detto Rizzo Nervo — ma io sto partecipando a un congresso di proposta e non di scontro. Sto andando con determinazione su questa strada e non voglio alimentare le polemiche. Voglio presentare agli iscritti un progetto». Ma non è pericoloso per la tenuta del Pd che i toni si siano alzati fino a questo livello? «Mi aspetto che il Pd con il suo segretario sostenga lealmente il sindaco nel suo legittimo spazio di autonomia», ha risposto Rizzo Nervo. Che poi ha aggiunto: «Siamo uno dei pochi Comuni chiamati a esercitare un secondo mandato. È uno sforzo che va sostenuto. Mi auguro che il senso di responsabilità prevalga un minuto dopo il congresso. Ma è meglio che in questa fase vengano fuori le rispettive posizioni, piuttosto che un’unità di maniera, come spesso è accaduto in passato».
Rizzo Nervo ha bollato come «provinciali» le polemiche sulla partecipazione di Merola all’evento di Ravenna con Giuliano Pisapia e il leader di Mdp Pier Luigi Bersani: «Il Pd dev’essere il baricentro di un’alleanza di centrosinistra che sia alternativa alle destre. Chi pensa di realizzarla senza il Pd è un illuso. Ma anche il Pd lo è se pensa di fare a meno degli altri». Alla fine, sotto i tendoni di Villa Torchi, si sono riunite un centinaio di persone. Tra i presenti anche la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini, Benedetto Zacchiroli, l’assessore Matteo Lepore, i consiglieri Federica Mazzoni e Marco Lombardo, che ha ironizzato sul clima infuocato: «Almeno, finita la Festa, sono iniziati i dibattiti...».