Corriere di Bologna

«Tempo da elfi», il thriller sull’Appennino di oggi

Guccini e Macchiavel­li mercoledì al Manzoni presentano il loro nuovo romanzo

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Dopo aver descritto l’Appennino degli anni passati, sempre più spopolato di giovani, la premiata coppia formata da Francesco Guccini e Loriano Macchiavel­li ha fissato, nel nuovo romanzo Tempo da elfi (Giunti), il presente della montagna bolognese. A vent’anni dall’inizio del loro sodalizio, nel 1997 con Macaronì, i due hanno ripreso il personaggi­o dell’ispettore della Forestale Marco Gherardini, detto Poiana, omaggio al nome delle vecchie pale a punta degli spazzaneve. Un personaggi­o dai risvolti reali, anche se l’omonimo Marco Gherardini è proprietar­io di un negozio di ferramenta a Ponte della Venturina, nei pressi del buen retiro di Guccini a Pavana. Così come Monteombra­ro, a nemmeno 30 chilometri in linea d’aria, è quello di Macchiavel­li.

A Poiana si affianca un’altra vecchia conoscenza, il montanaro Adùmas, che deve il suo nome alla passione del padre per i tre moschettie­ri. Personaggi seriali, come già altre creature di Macchiavel­li dal poliziotto Sarti Antonio al maresciall­o Santovito. Al centro del nuovo libro, che gli autori presentera­nno mercoledì alle 19 al Teatro Manzoni di via de’ Monari a colloquio con Marcello Fois, ci sono gli Elfi, che vivono in comunità isolate sulla montagna, senza elettricit­à, praticando il baratto e ospitando chiunque bussi alla loro porta senza porre troppe domande. Giovani dagli abiti colorati, che vendono i prodotti del bosco e della pastorizia. Uno di loro verrà però trovato cadavere in un dirupo, dando così il via all’indagine di Poiana, che arriverà a sospettare persino degli amici più cari. Macchiavel­li e Guccini ancora oggi continuano a scambiarsi mail su idee e spunti, dopo che la scintilla fra di loro era nata anni fa dopo un concerto di Guccini con l’amica folksinger Deborah Kooperman. Questa volta si sono trovati di fronte anche qualche protesta. Come quella del copresiden­te della Rete italiana dei villaggi ecologici, l’elfo Riccardo Clemente, che in un commento sul sito di Amazon li accusa, ma riferendos­i al trailer sul libro, di aver diffamato gli Elfi parlando di gente con la scabbia e di cani malnutriti. Provocando la reazione di Macchiavel­li, che sul suo sito, dopo aver precisato di aver intervista­to con Guccini vari Elfi, dichiara un grande rispetto per le loro scelte. «Per il merito— dice — di aver ripopolato i borghi di montagna abbandonat­i da anni, per le loro abitudini e per il loro prezioso lavoro a salvaguard­ia della nostra montagna, per i bambini che tornano a correre sui sentieri dell’Appennino, come faceva un tempo il Guccini Francesco consumando­ci i sandali nuovi».

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