TEATRO PER DUE CUOCOLO-BOSETTI
Il lavoro della coppia è indagato da domani attraverso spettacoli e laboratori. La compagnia realizza performance in spazi urbani o per pochi spettatori alla volta. Dal 12 ottobre vanno in scena alcuni titoli al Laboratorio delle Arti, all’Hotel del Porto
Dal 2000 hanno realizzato 3.497 performance per quasi 60mila persone. La media è di circa 15 spettatori a spettacolo, ma in alcuni casi l’attrice, Roberta Bosetti, è sola, faccia a faccia con un unico interlocutore. Cuocolo-Bosetti, Iraa Teatro, arrivano per la prima volta a Bologna in una personale organizzata dalla Soffitta e dal festival Vie di Emilia Romagna Teatro. Il titolo, «Il nostro teatro quotidiano», mette subito in campo la caratteristica di questo duo italiano affermatosi in Australia e poi, da Melbourne, in tutto il mondo con spettacoli originali, di intensa relazione con lo spettatore, tesi continuamente tra la realtà, l’autobiografia, la confessione perfino, e la finzione, la metafora.
Nei nostri dintorni, in realtà, sono venuti già alcune volte, al festival «A teatro nelle case» delle Ariette. La prima volta li abbiamo visti in Roberta invita a cena (tutti gli spettacoli in italiano declinano qualche azione legata al nome della protagonista). Eravamo in un appartamento privato: si iniziava in modo soft, con chiacchiere, qualche assaggio di cibo dell’infanzia o di memorie racchiuse in vecchi diari. Poi si veniva portati in una «secret room», dove appariva la violenza subita nell’infanzia, l’anoressia, il disagio. Si rimaneva come feriti da una lama a tradimento, mentre si era rilassati, in un’atmosfera piacevole.
Cuocolo-Bosetti inizieranno domani alla Soffitta con un laboratorio riservato agli studenti. Il progetto universitario, a cura di Silvia Mei, prosegue mercoledì con la presentazione del libro di Laura Bevione Interior Sites Project (Titivillus), che ripercorre la storia delle 15 opere della coppia, tutte per pochi spettatori, tutte basate su un’azione quotidiana che viene poi accelerata altrove, dall’intimità più estrema alla proiezione nella memoria o in vari immaginari al percorso in luoghi esterni quotidiani con una storia trasmessa agli spettatori in cuffia. Il 12 ottobre ai Laboratori delle Arti di piazzetta Pasolini
si vedrà Roberta va al cinema, un viaggio nei mondi delle immagini. Con il festival Vie dal 15 al 19 si entrerà nell’intimo della donna, in latex, spiata tramite un investigatore dal marito, con Private Eye ossia, in italiano, Roberta va in hotel (Nuovo Hotel del Porto, prenotazione obbligatoria). Il 20 all’Arena del Sole andrà in scena Roberta va sulla Luna, nato dopo il ritrovamento di vecchie riviste. Concluderà il ciclo il 21 e il 22 Roberta fa una passeggiata, un viaggio da piazza Maggiore dentro Bologna sul filo di memorie personali e condivise (prenotazione obbligatoria).