Premi Ubu, tutte le (nostre) candidature
Teatro delle Albe, dell’Argine e la coppia Vetrano e Randisi verso l’«oscar» del teatro
L’Emilia Romagna sbanca (virtualmente) i premi Ubu. Sabato sono state pubblicate le terne dei finalisti che la giuria costituita da più di 70 critici e studiosi dovrà votare per assegnare gli Oscar del teatro italiano. I vincitori saranno resi noti il 16 dicembre in una cerimonia presso il Piccolo Teatro di Milano, trasmessa in diretta da Radio3. Come miglior spettacolo e nella nuova categoria miglior progetto curatoriale troviamo Inferno del Teatro delle Albe, il viaggio nella prima cantica della Commedia di Dante realizzato per Ravenna festival da Marco Martinelli e Ermanna Montanari con tanti attori e decine di cittadini. In questa stessa categoria gareggia il Teatro dell’Argine con un altro bel progetto di teatro partecipato, Futuri maestri, un lungo percorso che si è concluso sul palcoscenico dell’Arena del Sole con centinaia di adolescenti. Tra i migliori spettacoli figura anche Assassina di Franco Scaldati, la surreale creazione di Enzo Vetrano e Stefano Randisi prodotta da Ert e vista a inizio anno all’Arena del Sole. Completano la lista dei contendenti al premio più prestigioso due lavori che arriveranno nei prossimi mesi: Macbettu di Alessandro Serra, in scena a Casalecchio in marzo, e Il cielo non è un fondale di Deflorian-Tagliarini, all’Arena del sole da martedì 21 novembre.
Quest’ultimo lavoro ha fatto l’en plein di nomination, con Monica Demuru in lizza per le migliori musiche e come migliore attrice, Gianni Staropoli per il miglior allestimento scenico (luci), la stessa Deflorian come migliore attrice: insomma, uno spettacolo da non perdere.
Anche nella danza la nostra regione va benissimo, con tre finalisti su quattro: “Sylphidarium” di CollettivO CineticO, “And it burns, il burns, it burns” di Simona Bertozzi, “R.osa” di Silvia Gribaudi, produzione La corte ospitale. Un segno di una politica molto impegnata sul versante della danza contemporanea?
Non manca, neppure quest’anno, il nome di Mario Perrotta: “Verso terra”, un’epopea migrante, gareggia tra i migliori progetti curatoriali, mentre Paola Roscioli, protagonista del suo “Lireta”, si contende il premio come migliore attrice con Silvia Calderoni dei Motus (e Giulia Lazzarini, Federica Fracassi, Deflorian e Demuru). Caterina Balivo della modenese Piccola Compagnia Dammacco e Claudia Marsicano per “R.osa” gareggiano come migliori performer under 35. Tra i migliori testi stranieri rappresentati in Italia spicca “L’arte del teatro” di Pascal Rambert, produzione Ert vista al teatro delle Moline.