Fico, folla per la «prova generale» Oggi l’inaugurazione con Gentiloni
Cinquemila bolognesi invitati alla preview. Merola scherza con Galletti: «Assessore e ministro» Alle 15 il taglio del nastro con il premier. Previste contestazioni. Poi, finalmente, si apre al pubblico
Bologna invade Fico ed è subito festa. Oltre 5.000 persone hanno partecipato ieri pomeriggio alla pre-inaugurazione del grande parco agroalimentare: un ingresso a inviti graditissimo vista l’affluenza di pubblico che di fatto ha rappresentato la prova generale per oggi, quando il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, alle 15.15 (dicono i bene informati), dopo un passaggio alle 14 alla Basf di Sasso Marconi, parteciperà al fatidico taglio del nastro insieme a suoi quattro ministri.
Ieri l’assalto pieno di curiosità dei bolognesi è stato salutato dai protagonisti di quest’avventura, tutti insieme sul palco vetrato dell’Arena (uno dei tanti luoghi social di Fico), con parole e toni informali e appassionati: da Oscar Farinetti all’ad Tiziana Primori, da Alessandro Bonfiglioli e Andrea Segrè; poi Marino Golinelli e il prefetto Piantedosi, fino al sindaco Merola e al ministro Galletti, dialoganti con sorriso di fronte a quello che potrebbe essere il primo vero grande successo internazionale della città in questo primo scorcio di terzo millennio.
Ottimismo e sorrisi, mentre un popolo di curiosi scopriva meraviglie e profumi di un qualcosa che viaggia fra una fiera permanente e variegata del cibo e un luna park (con le giostre tanto amate da Farinetti) della catena alimentare
Galletti Uno spazio maestoso, bello, un grande regalo per Bologna, poteva nascere solo qui, i bolognesi apprezzera nno, li conosco così come conosco l’amministr azione solida, Fico è un perfetto connubio fra agricoltura e ambiente
dove imparare qualcosa e non solo mangiare.
Dolci parole per Galletti: «Uno spazio maestoso, bello, un grande regalo per Bologna, poteva nascere solo qui, i bolognesi apprezzeranno, li conosco così come conosco l’amministrazione solida, Fico è un perfetto connubio fra agricoltura e ambiente»; toni quasi scherzosi quelli di Merola (sembravano prove tecniche di alleanza): «L’assessore Galletti che è anche ministro è qui anche per fare le prove generali di domani quando arriverà il premier...». E via andare con l’ottimismo, «pensiamo che Fico possa aumentare la reputazione di Bologna nel mondo», e i ringraziamenti.
Intorno, il pubblico vagante, curioso e con la bocca piena. Casse aperte e primi incassi. I 5.000 visitatori accolti dai gazebo ordinati alfabeticamente e poi invitati a partecipare ai tour con visita guidata. Lo sguardo collettivo è di stupore e un po’ d’orgoglio: tutto sommato è bello e divertente. Peccato per il traffico là fuori e le strade intasate.
Giorno di grande concentrazione, vedremo nelle prossime settimane. Ora l’attesa per l’apertura al pubblico di domani alle 16.30 con tanto di bus ibridi di Tper (una gocciolina costosa, 7 euro, meglio che niente) preceduta dal cerimoniale con Gentiloni del primo pomeriggio.
La macchina della sicurezza è pronta per l’inaugurazione e la visita dei ministri. Nonostante l’incidente di percorso che ha fatto finire sul blog di Anonymous una mail riservata tra funzionari di Palazzo Chigi e la Questura di Bologna in cui si parlava dei sopralluoghi fatti ieri alla Basf e a Fico, in vista dell’arrivo del premier. Comunicazioni finite tra i documenti resi pubblici dal collettivo di hacker nell’operazione «Inter nos», con cui hanno violato documenti e dati personali dei dipendenti del Ministero dell’Interno.
Ma l’intrusione non ha creato gravi allarmi nè per gli uomini della sicurezza di Palazzo Chigi né per la Questura di Bologna. La Digos bolognese, invece, monitorerà oggi gli annunciati contestatori prima e dopo il taglio del nastro: il collettivo universitario Lubo, con Làbas, hanno in programma un presidio alle 15.30 per protestare contro l’alternanza scuola-lavoro dentro Fico.