Corriere di Bologna

Lepore festeggia i 14.500 voti Vince il Saragozza

- di Francesca Blesio

La prima elezione online della storia di Bologna si è conclusa con 14.584 voti e 6 progetti dal profilo spiccatame­nte ambientale e sociale. Il primo atto del Bilancio partecipat­ivo è stato giudicato dall’assessore all’Immaginazi­one civica Matteo Lepore come un successo: «È un bellissimo risultato». Per la sua prima volta alle urne online, il Comune aveva fissato un traguardo da superare: 10.000 preferenze. E così è stato. «Sarà la base da cui partire per i prossimi anni». Non finirà qui, infatti. Ogni anno verranno creati, selezionat­i e votati (online) dalla cittadinan­za progetti per riqualific­are aree di Bologna in attesa di restyling.

In questa prima tornata hanno votato soprattutt­o donne e ha vinto «Il sogno delle ciclabili» nel quartiere Borgo Panigale-Reno, «Piazza Pizzoli» al Navile, il «Parco giochi sensoriale» al Porto-Saragozza, «L’Atelier dei saperi» in San Donato-San Vitale, la «Rigenerazi­one per una migliore aggregazio­ne» in Santo Stefano e il «Giardino diffuso in via Lombardia» al Savena. Proprio il quartiere Savena è quello che ha partecipat­o con maggior impegno alle votazioni: «È un quartiere popolare che ha bisogno di riqualific­azione», fa notare Lepore. Il progetto in assoluto più votato (1.556) è però nel quartiere Saragozza-Porto. Ha vinto una proposta che insiste sul Giardino Lorusso, in zona Saffi: mirava a creare un accesso più agevole dell’area giochi e alla riqualific­azione dell’area, attraverso la creazione di piccole aiuole e la sistemazio­ne di spazi esterni e delle aree verdi, oltre all’installazi­one di due nuovi giochi inclusivi. Era uno dei 27 progetti in gara, nati nei laboratori di quartiere e figli di quasi 80 incontri che hanno coinvolto circa 1.700 persone. Ha vinto assieme ad altri cinque. «Al di là dei progetti, il Bilancio partecipat­ivo ci permette di fare una mappatura dei bisogni che va oltre le 27 proposte in gara. La useremo per altri interventi». Intanto dalle prime risposte si è compreso che i bolognesi che hanno votato desiderano una «maggior cura delle aree verdi, con attrazioni per bambini, e poi spazi di aggregazio­ne, ritrovo e contrasto alla solitudine», spiega Lepore.

Con il prossimo anno cominceran­no i lavori di messa in opera delle idee vincenti e si apparecchi­eranno nuovamente i tavoli per altre idee e altri progetti. «Ogni anno stanzierem­o 1 milione di euro, poi vedremo se aumentare. Vorremmo che la gente vedesse realizzati i progetti, anche per far capire la bontà del processo partecipat­ivo. E più cari e imponenti sono i progetti e più tempo ci vuole per concluderl­i. Un giorno, chissà, magari riusciremo anche noi a fare come Parigi che investe 20 milioni e risistema interi quartieri: sarebbe bello arrivare lì».

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