Lepore festeggia i 14.500 voti Vince il Saragozza
La prima elezione online della storia di Bologna si è conclusa con 14.584 voti e 6 progetti dal profilo spiccatamente ambientale e sociale. Il primo atto del Bilancio partecipativo è stato giudicato dall’assessore all’Immaginazione civica Matteo Lepore come un successo: «È un bellissimo risultato». Per la sua prima volta alle urne online, il Comune aveva fissato un traguardo da superare: 10.000 preferenze. E così è stato. «Sarà la base da cui partire per i prossimi anni». Non finirà qui, infatti. Ogni anno verranno creati, selezionati e votati (online) dalla cittadinanza progetti per riqualificare aree di Bologna in attesa di restyling.
In questa prima tornata hanno votato soprattutto donne e ha vinto «Il sogno delle ciclabili» nel quartiere Borgo Panigale-Reno, «Piazza Pizzoli» al Navile, il «Parco giochi sensoriale» al Porto-Saragozza, «L’Atelier dei saperi» in San Donato-San Vitale, la «Rigenerazione per una migliore aggregazione» in Santo Stefano e il «Giardino diffuso in via Lombardia» al Savena. Proprio il quartiere Savena è quello che ha partecipato con maggior impegno alle votazioni: «È un quartiere popolare che ha bisogno di riqualificazione», fa notare Lepore. Il progetto in assoluto più votato (1.556) è però nel quartiere Saragozza-Porto. Ha vinto una proposta che insiste sul Giardino Lorusso, in zona Saffi: mirava a creare un accesso più agevole dell’area giochi e alla riqualificazione dell’area, attraverso la creazione di piccole aiuole e la sistemazione di spazi esterni e delle aree verdi, oltre all’installazione di due nuovi giochi inclusivi. Era uno dei 27 progetti in gara, nati nei laboratori di quartiere e figli di quasi 80 incontri che hanno coinvolto circa 1.700 persone. Ha vinto assieme ad altri cinque. «Al di là dei progetti, il Bilancio partecipativo ci permette di fare una mappatura dei bisogni che va oltre le 27 proposte in gara. La useremo per altri interventi». Intanto dalle prime risposte si è compreso che i bolognesi che hanno votato desiderano una «maggior cura delle aree verdi, con attrazioni per bambini, e poi spazi di aggregazione, ritrovo e contrasto alla solitudine», spiega Lepore.
Con il prossimo anno cominceranno i lavori di messa in opera delle idee vincenti e si apparecchieranno nuovamente i tavoli per altre idee e altri progetti. «Ogni anno stanzieremo 1 milione di euro, poi vedremo se aumentare. Vorremmo che la gente vedesse realizzati i progetti, anche per far capire la bontà del processo partecipativo. E più cari e imponenti sono i progetti e più tempo ci vuole per concluderli. Un giorno, chissà, magari riusciremo anche noi a fare come Parigi che investe 20 milioni e risistema interi quartieri: sarebbe bello arrivare lì».