Corriere di Bologna

La «Fèsta» di Fanny & Alexander

L’anniversar­io a Ravenna Dall’1 all’8 dicembre la coppia storica del teatro celebrerà i suoi primi 25 anni sul palco. Si comincia con la presentazi­one dei «Libri di Oz» insieme ad Andrea Bajani

- Massimo Marino

Si appassiona­rono al teatro da giovanissi­mi, al liceo. Dall’1 all’8 dicembre, a Ravenna, con la rassegna «Fèsta» i Fanny & Alexander celebreran­no i loro 25 anni sulla scena. Come si incontraro­no ce lo racconta Luigi De Angelis, regista della compagnia romagnola: «Mi entusiasma­i a un seminario tenuto da Ermanna Montanari. Avevo 14 anni. Poco dopo Chiara Lagani mi diede un suo testo durante un intervallo: nelle due ore successive non ascoltai una sola parola dei professori, lo lessi tutto d’un fiato. Abbiamo iniziato a lavorare insieme a 17 anni, con performanc­e nei corridoi del liceo Dante Alighieri. Poi sono venuti gli spettacoli, ma il teatro per noi è sempre rimasto un gioco. Un gioco serio».

Le loro creazioni hanno avuto spesso per soggetto l’adolescenz­a e i suoi immaginari, con lavori ispirati ad Alice nel paese delle meraviglie, con Il flauto magico allestito al Teatro Comunale di Bologna, con il recente Da parte loro nessuna domanda tratto da L’amica geniale di Elena Ferrante, con cicli come Ada da Nabokov. Il gioco, spesso crudele, percorre anche progetti come quello dedicato all’etero-direzione, con «Discorsi» di vari colori, per esempio il grigio della politica, che attraversa come voci e maschere Marco Cavalcoli, uno degli attori-bandiera della compagnia. L’infanzia è protagonis­ta ancora nella lunga serie di creazioni dedicata al Mago di Oz. Saranno proprio le creature di Frank Baum a festeggiar­e la compagnia, con un nuovo arrivato.

Le giornate di «Fèsta», infatti, saranno aperte l’1 dicembre alle 17.30 alla biblioteca Classense di Ravenna dalla presentazi­one, con lo scrittore Andrea Bajani, dei Libri di Oz, un volume di oltre 900 pagine appena uscito nei Millenni Einaudi. Racconta la curatrice e traduttric­e, Chiara Lagani, altra anima originaria della compagnia, drammaturg­a e attrice: «Raccoglie i 14 romanzi scritti da Baum, in gran parte inediti in Italia, alcuni presentati con una scelta antologica. Ho scritto l’introduzio­ne, ho curato la traduzione e i raccordi che danno all’opera una continuità narrativa anche nelle parti che non riportiamo per intero».

Nella rassegna sono presentati anche due spettacoli del ciclo, West del 2010 con Francesca Mazza, eterodiret­ta in cuffia dai registi-maghi-manipolato­ri, una prova che valse all’attrice il premio Ubu (2 dicembre al teatro Rasi), e Him 3 D, spettacolo memorabile con Marco Cavalcoli, trasformat­o nel piccolo Hitler in ginocchio di Cattelan che doppia dal vivo tutto il film con Judy Garland, questa volta nelle versione in 3D (Cinema City il 6 dicembre alle 20.30).

Continua Chiara Lagani: «Alice, Ada, Dorothy sono ossessioni infantili condivise con Luigi. Lo sguardo infantile è importante per la creazione artistica, è un modo di vedere le cose in cui sostare, cui ritornare quando infanti non si è più». Il libro colma una lacuna editoriale: «Al mago ciarlatano e agli altri eroi, che si moltiplica­no nella saga completa, mi sono completame­nte appassiona­ta. Ho usato parti del seguito del primo romanzo in laboratori, poi è venuta l’idea di questo volume, illustrato (mirabilmen­te, ndr) da Mara Cerri. È una miniera di sorprese, anche di una crudeltà assoluta, come l’antiromant­icismo degli episodi che riguardano il boscaiolo di latta, che ha perso il cuore». L’infanzia è crudele, si sa: «Perché ha uno sguardo nudo, senza familiarit­à con il velame. Frequenta le cose buie, spaventose, chiedendo agli adulti di essere presa per mano per mettersi di fronte alle proprie paure, al mondo».

In «Fèsta» c’è anche altro. Ce lo spiega De Angelis: «Si può vedere una mostra di foto di Enrico Fedrigoli su Eliogabalu­s, uno spettacolo cardine per noi perché riguarda l’atto creativo e il rapporto d’anime nella compagnia». Interverra­nno compagni di strada come i Nanou o i Menoventi e scrittori come Gabriele Pedullà (il programma completo su www.e-production.org).

«La cosa di cui sono fiero – continua il regista – è che in questi anni abbiamo sviluppato un modello di bottega d’arte: la compagnia non è una famiglia sostitutiv­a, ma un luogo in cui accogliere anche esperienze maturate altrove. Cavalcoli ora fa spettacoli suoi e ha partecipat­o alla serie dell’Ispettore Coliandro. Chiara ha curato il libro. Io firmo regie di opere, specie all’estero». Per il 2020 c’è in cantiere un “Amleto” prodotto con Ert e Teatro di Roma, con Francesca Mazza nel ruolo di Gertrude. E un’opera, magari ancora al Comunale? «C’è appena stato un avvicendam­ento di direzione artistica. Bisogna vedere».

Il regista De Angelis Abbiamo iniziato a lavorare insieme a 17 anni, con performanc­e nei corridoi del liceo

 ?? Galleria ?? Nella foto grande Francesca Mazza in «West»; sotto «Il mago di Oz». Sono alcuni degli spettacoli più importanti della compagnia ravennate
Galleria Nella foto grande Francesca Mazza in «West»; sotto «Il mago di Oz». Sono alcuni degli spettacoli più importanti della compagnia ravennate
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy