Corriere di Bologna

Sugli sconti per i disabili rottura tra tassisti e Priolo

- Di Mauro Giordano

Tassisti sul piede di guerra contro il Comune: l’adeguament­o tariffario è appeso a un accordo sugli sconti ai disabili, che non è stato trovato.

Tassisti sul piede di guerra contro il Comune per il mancato aggiorname­nto tariffario che avrebbe dovuto portare a un aumento del 10%, come previsto da un’intesa di massima firmata in agosto da Palazzo d’Accursio e le sigle sindacali delle auto bianche.

L’accordo prevedeva una serie di sconti e servizi aggiuntivi per alcune categorie (over 65, corse per ospedali e altri luoghi di degenza, domeniche ecologiche e donne) lasciando come ultima tessera da inserire per completare il mosaico le tariffe agevolate per i disabili. Ed è stato proprio quest’ultimo nodo a far saltare il banco della trattativa, portando al minimo i rapporti tra l’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, e i tassisti bolognesi che stanno vivendo giorni di assemblee e incontri per decidere le modalità della protesta: non sono escluse manifestaz­ioni a Palazzo d’Accursio e blitz in Consiglio comunale.

Di fatto le condizioni poste dall’amministra­zione per trovare sconti per i disabili non hanno trovato d’accordo i tassisti, con le due cooperativ­e Cotabo e Cat distanti tra loro su alcuni aspetti. A quel punto, durante l’ultimo incontro ci sarebbe stato lo strappo tra la Priolo e i taxi e da quel momento le comunicazi­oni tra le parti si sono interrotte. «Da tempo non riceviamo risposte, crediamo non sia corretto e rispettoso nei confronti dei sindacati». commentano in coro le sigle Ascom Taxi, Cna Fita, Confartigi­anato Tp, Tsb, Uiltraspor­ti, Unica Taxi e Uri Taxi, che per martedì scorso aveva lanciato un fermo di protesta del servizio a livello locale, proprio per il tema tariffario, che però non ha avuto il via libera da parte della Commission­e di vigilanza: non c’erano i tempi tecnici visto lo sciopero nazionale che si era svolto il 21 novembre.

La partita delle auto bianche si gioca in tutta Italia per il confronto aperto con il governo e il 14 dicembre è previsto un altro fermo, dalle 8 alle 22: questa volta però il concentram­ento non sarà solo a Roma ma dovrebbero essere previste anche manifestaz­ioni in altre città, tra le quali Bologna, dove dovrebbero confluire anche i taxi toscani. Nel frattempo però le sigle bolognesi hanno intenzione di aumentare la pressione sul Comune, con il quale rimangono aperte anche altre partite: dai turni di servizio alle nuove licenze. Su quest’ultimo aspetto la Priolo è stata chiara parlando di «nuove licenze solo per taxi elettrici puri» e, secondo quanto emerso nei tavoli di trattativa, l’intenzione sarebbe quella di attivare le 36 licenze già inserite dal vecchio piano traffico ma mai rilasciate: dei 740 taxi previsti ne circolano oggi in città ne circolano 704.

Le sigle Da tempo non riceviamo risposte, crediamo non sia corretto e rispettoso nei confronti dei sindacati Il nodo L’intesa raggiunta sugli aggiorname­nti tariffari è saltata, auto bianche pronte alla protesta

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