Corriere di Bologna

«Il Bologna di oggi è forte e solido Ma occhio alla rabbia del Cagliari»

Colucci con il suo Pordenone ha eliminato i rossoblù dalla Coppa Italia

- Di Claudio Beneforti © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Leonardo Colucci, può raccontare anche a noi come si fa a battere il Cagliari?

«Non c’è un segreto, il Pordenone ha vinto con una grande tenuta mentale, con l’organizzaz­ione di gioco e con la voglia di divertirsi».

E questi principi varranno anche domenica prossima per il Bologna?

«Valgono per tutti, sono i principi che deve avere obbligator­iamente una squadra se vuole vincere le partite. E vedrete che il Bologna li avrà, mi sembra che la quadratura del cerchio ora l’abbia trovata. Contro la Sampdoria è stato perfetto. Si è chiuso ed è sempre ripartito. Quando si difende bene, poi si attacca meglio. Questa è come una regola di vita nel calcio e il Bologna l’ha fatta sua».

Ha ragione, il Bologna è cresciuto proprio quando ha cominciato a difendere meglio.

«È così, nel momento in cui si è riconosciu­to nella fase di non possesso palla ha cambiato faccia, diventando più costruttiv­o anche nella fase di possesso. Conosco Donadoni e il suo staff, hanno lavorato tanto su queste situazioni di gioco e ora stanno arrivando i frutti».

Va detto che domenica a Bologna tuttavia sarà tutto un altro Cagliari.

Il Bologna che ha battuto la Samp è stato perfetto, vincerebbe contro tante squadre Sono certo che Donadoni stia spingendo per non sottovalut­are il Cagliari, dipende tutto dai giocatori

«Sì, a parte Romagna, Dessena e Joao Pedro contro di noi hanno giocato quelli che fin qua avevano giocato meno, ma i principi di gioco di Lopez sono questi, non cambierann­o. Diciamo che a Bologna cambierann­o gli interpreti».

Che di sicuro sono più di spessore.

«Guardi, dipenderà soprattutt­o dal Bologna. Sarà una partita diversa da quella contro la Sampdoria, ma quel Bologna là farebbe risultato anche contro il Cagliari. È come se fossi stato negli spogliatoi, immagino cosa abbia detto Donadoni alla squadra, state certi che il Bologna non farà l’errore di sottovalut­are il Cagliari».

Che contro il Pordenone ha sofferto molto i suoi due giocatori che lavoravano tra le linee.

«A livello tattico l’abbiamo vinta lì, noi siamo stati bravi ad allungare la loro difesa con la prima punta e a infilarci dentro con i nostri trequartis­ti. Tra l’altro, il Pordenone davanti ha anche qualità per essere una squadra di Lega Pro, Berrettoni e Sainz Maza sanno stare dentro il campo».

C’è anche da sottolinea­re come il Cagliari vi abbia preso alla leggera…

«Alla leggera non direi, penso più che abbia vissuto la serata come una seccatura. Probabilme­nte tanti di loro sono entrati in campo con la speranza che la partita finisse prima possibile, e così alle prime difficoltà si sono smarriti. Di sicuro non si sarebbero mai aspettati di trovare un Pordenone tanto agguerrito, con tutte le categorie di differenza che ci sono tra noi e loro. Mi creda, alla fine erano avvelenati».

E ciò può diventare molto pericoloso per il Bologna.

«Il fatto che siano usciti tra i fischi e la contestazi­one dei tifosi li costringer­à a rimettersi lì con la testa da subito, è sicuro che avranno ricomincia­to a lavorare con tutto un altro piglio. Il Bologna dovrà entrare nell’ordine di idee di trovarsi di fronte un animale ferito. Comunque, l’importante è che il Bologna sappia che sarà così per non avere brutte sorprese».

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Leonardo Colucci, classe 1972, è l’allenatore del Pordenone
A Bologna dopo una lunga carriera da calciatore è stato anche tecnico della squadra Allievi e della Primavera
Chi è Leonardo Colucci, classe 1972, è l’allenatore del Pordenone A Bologna dopo una lunga carriera da calciatore è stato anche tecnico della squadra Allievi e della Primavera

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