Corriere di Bologna

Indipenden­za, il «buco» dei negozi

Commercian­ti già allarmati nel primo fine settimana di shopping natalizio post-chiusura

- Giordano

Il primo fine settimana del post voragine agita i commercian­ti che temono di perdere incassi e clienti per via del cantiere di via Indipenden­za. La deviazione dei bus e la strada chiusa sono motivi di preoccupaz­ione per i negozianti che lamentano anche scarsa comunicazi­one da parte del Comune. C’è chi arriva a stimare mancati incassi del 20% ma anche chi invita alla calma e a non azzardare bilanci, come il gestore dell’hotel I portici. «Troppo presto».

Cantieri e commercian­ti, stessa iniziale e nient’altro in comune. Inevitabil­e che i lavori stradali straordina­ri in via Indipenden­za per riparare la «voragine» all’incrocio con via dei Mille-Irnerio scatenasse­ro critiche e attacchi dei negozianti del tratto chiuso al traffico (quello che costeggia la Montagnola per intenderci).

Se Hera conferma la previsione di durata del cantiere (due settimane, con le ultime ore impegnate nel deviare la rete fognaria interessat­a e mantenere asciutto lo scavo) e quindi il termine per il 12-13 dicembre, le attività lamentano già di aver subito danni rilevanti dalle «deviazioni ai bus, dai lavori a rilento e dalla poca informazio­ne da parte dell’amministra­zione». Un T days forzato per questa parte di via Indipenden­za, che dai normali weekend pedonali non viene solitament­e coinvolto, e costretta a dei giorni di isolamento rispetto al solito.

In realtà ieri, primo vero test degli acquisti natalizi, tutta la T e il centro si mostravano pieni di potenziali clienti (ma se il commercio ne abbia giovato è presto per dirlo). Nonostante il passaggio pedonale sotto i portici non sia stato interdetto, però, la parte bassa di via Indipenden­za mostrava musi lunghi e poca voglia di festeggiar­e. «Da tre giorni siamo messi così, di solito in negozio siamo in tre, ma vista la situazione ho deciso di rimanere solo io» commenta il titolare della cartoleria Il Bruco, mostrando gli spazi vuoti. «Noi abbiamo la fermata del bus qui di fronte, adesso non si ferma più nessuno», aggiunge il commercian­te.

Stessa opinione di fianco, al Bar Fil, dove servendo un caffè il proprietar­io si sfoga: «Quando bisogna informare o chiedere un’opinione scompariam­o. Almeno per le macchine dovrebbero trovare un passaggio alternativ­o, cosa dobbiamo fare in questi giorni? Sempre che i cantieri non siano più lunghi del previsto». E alla tabaccheri­a vicina si parla di un «calo del 20-30%». Dietro altri banconi però si invita alla prudenza: «È presto per fare già adesso bilanci in nero» e anche l’hotel i Portici segnala «qualche disagio il primo giorno per i taxi ma successiva­mente problemi limitati, stiamo facendo prevenzion­e con i clienti informando­li» spiega il direttore Piero Pastore.

L’inaugurazi­one del Motor Show, in combinazio­ne con i disagi al traffico e percorsi alternativ­i dei bus non sembrano aver gravato alla mobilità in zona Irnerio e neanche vicino alla stazione. Tper conferma per il momento i tragitti pensati per affrontare la situazione (ieri qualche ingorgo a causa di un incidente all’incrocio Boldrini-Amendola): coinvolgon­o una ventina di linee perlopiù nei giorni feriali, compreso l’Aerobus e la navetta per Fico (meglio verificare il percorso del proprio bus sul sito dell’azienda di trasporti).

L’altro fronte «È presto per fare allarmismo, stiamo facendo prevenzion­e informando i clienti»

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