Corriere di Bologna

La sfida dei cuochi amanti del pesce «Riportiamo in centro i gourmet»

- Di Helmut Failoni © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La prima domanda sorge spontanea: ma c’era proprio bisogno di un altro locale in via Orefici? La risposta è una sola. Di qualità c’è sempre bisogno. Ovunque. Soprattutt­o in una via dove si può fare del surf con (e fra) i taglieri di bassa lega, che diventano metafora di un ristorazio­ne frettolosa, tirata via, ma che piace — va detto — a chi ci scivola dentro. Ecco un altro punto importante. Chi ci scivola dentro? Non certo la clientela bolognese attenta alla qualità del cibo, del servizio, delle peculiarit­à che fanno di un posto qualunque un locale di riferiment­o. Sono poi sempre, oltre alla qualità, i dettagli che fanno la differenza. Francesco Carboni, chef («scriva cuoco, che preferisco») e patron del ristorante Acqua Pazza di via Murri (un simbolo per la cucina di mare a Bologna) ieri ha annunciato ufficialme­nte l’apertura di un suo nuovo locale, Ostrica Pazza Fishbar, in via Orefici, al civico 4/a negli spazi dove c’era fino a ieri sera Blind Tuna. La nuova serranda verrà tirata su il 7 dicembre alle 18.30. Condivider­anno con Carboni l’avventura nei mari mossi della ristorazio­ne bolognese Davide Trebbi, Gianluca Ciliberti e Camilla AndersonDa­vies (moglie di Carboni).

Cosa sarà Ostrica Pazza lo chiediamo al nuovo titolare di questo piccolo quadrato di via Orefici. «Non ci sarà cucina, anche se alcuni prodotti in atmosfera modificata ci permettera­nno di proporre qualcosa di caldo. Saremo fondamenta­lmente un fishbar. Il che significa grande selezione di ostriche — ne importiamo circa 25 tipi diversi e in questo Davide è un maestro — pesci, frutti di mare, tutto regolarmen­te abbattuto». Fra le proposte «un buon salmone, anguilla affumicata, acciughe del Cantabrico, diversi tipi di burro». La clientela alla quale puntano è quella «bolognese gourmet che non frequenta quasi più il centro. Quello che ci piacerebbe fare — è sempre Carboni che parla — è provare a riconquist­are i bolognesi in centro e portarli in un luogo dove si possono trovare prodotti di buonissima qualità senza esagerare con i prezzi». Quindi via scatole di caviale Beluga e magnum di Krug Vintage in bella vista. «Non vogliamo spaventare la clientela. Certo, per chi li vuole, avremo anche grandi champagne, ma il nostro obiettivo è un altro. Da noi si può iniziare con le tapas, che proporremo a partire da 7 euro fino ad arrivare ai 45 del Plateau royal. Abbiamo anche pensato a una colazione salata al bancone». Gli orari di Ostrica Pazza Fishbar saranno dalle 11 fino all’una di notte.

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Insieme A sinistra Davide Trebbi; a destra Francesco Carboni. Insieme apriranno Ostrica Pazza

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