Test fatale, perizia sulla Lambo Morì un 57enne
Sono state disposte le consulenze tecniche per ricostruire la dinamica e analizzare la scatola nera a bordo della Lamborghini, una «Huracan performante», su cui è morto Vito Rotunno, autista del presidente della Corte di Appello di Bologna. Il 57enne è deceduto in un incidente il 17 novembre durante una test. Le consulenze tecniche sono state disposte dal pm Antonello Gustapane, nell’ambito di un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Durante il test si è verificato lo scontro che è costato la vita al 57enne, morto dopo l’impatto tra la Lamborghini che guidava e un camion, poco lontano dalla sede dell’azienda a Sant’Agata Bolognese. Il presidente della Corte di Appello Giuseppe Colonna si trovava su un’altra Lamborghini, non coinvolta nell’incidente. In mattinata il presidente e l’autista erano stati ospiti della casa automobilistica. Dopo una visita in sede, entrambi avrebbero fatto un giro di prova su due auto messe a disposizione per un «test drive», a cui ha partecipato una terza vettura. Tutte le persone presenti sono state tutte sentite come testimoni. Al conferimento degli incarichi per le consulenze hanno partecipato mercoledì l’avvocato Emilio Paolo Rogari, nominato dai familiari di Rotunno e l’avvocato Gabriele Bordoni, in rappresentanza di Lamborghini. L’auto sarà recuperata il 7 dicembre e le operazioni inizieranno in Lamborghini, dove l’azienda ha messo a disposizione il proprio staff e le attrezzature. (m. c.)