Corriere di Bologna

Dove strisci anche il caffè «I vantaggi? Meno soldi in cassa e tempi ridotti»

- F. B. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Da Vanilia &Comics il caffè lo paghi con il bancomat. Siamo al Pratello e non sulla Fifth Avenue di New York, eppure c’è chi, come Claudia, non ha nulla da ridire verso chi lascia gli spiccioli nel borsellino. «Siamo nel 2017, perché non dovremmo accettare le carte?».

A Bologna diversi suoi colleghi nascondono addirittur­a il pos. Altri non accettano pagamenti elettronic­i sotto una certa cifra.

«Noi consigliam­o di usarlo, invece. Conviene, alla fine. Oltre al fatto che per legge dovresti permettere ai clienti di scegliere liberament­e come pagare quel che acquistano...». C’è chi dice no, a prescinder­e. «Noi abbiamo tanti giovani, sarebbe impensabil­e. E vecchio, anche. Poi invogliere­sti i clienti a rivolgersi ad altri». Quali sono i vantaggi per un esercente? «Si riduce il contante, quindi il rischio che si corre nel portarlo in banca o nell’averlo in cassa. E anche i tempi del pagamento si riducono, soprattutt­0 con l’uso del contactles­s». Le commission­i? «Noi, se riusciamo a superare una certa soglia di numero di transazion­i, non paghiamo le commission­i. Con la carta di credito è diverso e le commission­i un po’ costano. Ma se arriva un turista, che ha solo la carta, cosa fai, gli dici di no? E poi, andiamo, non è elegante chiedere ai clienti di andare a fare bancomat...».

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