La solidarietà a Salvini spacca il Pd Interviene Critelli
Odg leghista sul fotomontaggio che accosta il leader del Carroccio a Moro: non passa per il voto contrario dei dem
Un odg di solidarietà a Salvini (accostato in un fotomontaggio a Moro prigioniero delle Br) spacca in Consiglio il Pd, che non lo fa passare. Interviene il segretario Critelli, secondo cui la condanna doveva essere «inequivocabile».
L’immagine di Matteo Salvini imbavagliato e preso in ostaggio dalle Brigate Rosse e la frase «Ho un sogno» alimenta (se ce ne fosse bisogno) i contrasti all’interno del Pd bolognese, con il segretario provinciale Francesco Critelli distante dalla posizione avuta in Consiglio comunale dalla maggioranza (a parte qualche consigliere). In più scatena le polemiche della Lega Nord per non aver ricevuto una solidarietà politica, che doveva essere ufficializzata da un odg presentato in aula: bocciato dal voto, è stato rimandato a una commissione.
Il fotomontaggio choc pubblicato dalla pagina Facebook «Vento ribelle» ha animato anche i lavori di Palazzo d’Accursio mettendo ulteriore benzina sul fuoco negli equilibri dem. Il leader leghista ritratto come Aldo Moro prima del suo omicidio, ha spinto la consigliera comunale del Carroccio, Lucia Borgonzoni, a portare la vicenda all’attenzione del Consiglio con un odg in cui si chiedeva «solidarietà non tanto alla Lega ma a Matteo Salvini come persona, tra l’altro la foto con il bavaglio (usata per il fotomontaggio, ndr) venne scattata a Bologna». Il testo però non ha avuto l’approvazione dai banchi consiliari, con il voto contrario di gran parte dei consiglieri dem. A spiegare questa scelta è stato il capogruppo Pd, Claudio Mazzanti: «La nostra solidarietà c’è ed è totale, riteniamo però che questa tematica della violenza veicolata su internet, sempre più presente e causa di attacchi gravi a esponenti politici di tutti i partiti, meriti un approfondimento in commissione. Ferma restando la nostra condanna per l’accaduto». Una posizione considerata «tiepida» da alcuni consiglieri del Pd, usciti dall’aula durante la votazione: protagonisti sono stati Piergiorgio Licla ciardello e Raffaella Santi Casali (legati all’area del consigliere comunale Giuseppe Paruolo) e i critelliani Raffaele Persiano e Maria Caterina Manca. Questa «pattuglia» sposa le parole usate nell’immediatezza dal deputato dem Emanuele Fiano (relatore del- legge contro l’apologia di fascismo) che ha definito «indegno quel post». «Serviva un segnale forte, soprattutto nel momento in cui a livello nazionale il nostro partito ha deciso di combattere fake news e aggressioni via social», hanno detto Licciardello, Persiano e Santi Casali, appoggiati dal segretario Critelli. «Questa violenza va respinta con netta fermezza e in modo inequivocabile — commenta Critelli —. Tra noi e la Lega c’è grande distanza, i loro rappresentanti in più di un’occasione hanno usato espressioni non degne di un confronto civile. Ma il Pd deve essere diverso. Per questo ha fatto bene Fiano a usare quelle parole». Ma la Lega cittadina non manda giù la mancata solidarietà in Consiglio e la stessa Borgonzoni definisce la votazione «una vergogna, anche alla luce di quanto successo nel weekend con un nostro banchetto contro lo Ius Soli preso di mira da alcuni manifestanti». Sull’episodio rincara la dose in un nota il commissario cittadino del Carroccio, Simonetta Bettini: «In via Indipendenza un gruppo di ragazzi ha strappato i nostri manifesti e distribuito volantini contro la Lega. È intervenuta la Digos, ma questo episodio è sintomo di una città sempre meno accogliente». In compenso, durante il consiglio, da parte di Mazzanti e del Pd è arrivata una ferma condanna della vicenda del carabiniere di Firenze che ha esposto in una camerata una bandiera filonazista.
Mazzanti Il tema della violenza su internet riguarda tutti e merita approfondimenti in commissione Critelli Queste cose vanno respinte in modo fermo e inequivocabile, il Pd deve essere diverso