Pd, direzione con frattura: «Sono nati due partiti»
In via Rivani il malessere dell’area di Rizzo Nervo per l’esclusione dalla presidenza
La spaccatura nata dal congresso pd non solo non si è risanata, ma ha prodotto due fazioni autonome, che con molta fatica riusciranno a convivere sotto lo stesso tetto. La direzione provinciale di ieri sera, la prima dopo la rielezione a segretario provinciale dii Francesco Critelli, ha sancito «la nascita di due partiti». Uno di maggioranza «che va avanti per conto suo», e uno di «opposizione, che non può organizzarsi e strutturarsi proprio per la muscolarità che caratterizza il momento».
Le parole che aprono una fase inedita per il Pd bolognese sono di Saverio Vecchia, esponente della minoranza guidata dall’ex assessore Luca Rizzo Nervo, candidato da quell’area alla presidenza del partito. E la muscolarità che Vecchia imputa a Critelli riguarda l’elezione di ieri sera a presidente di Giuliana Sabattini, assessore di Molinella ed esponente dei renziani di PerDavvero (l’area che al congresso ha preso il 9% ed entrerà in segreteria). Rizzo Nervo si aspettava che quel ruolo di garanzia spettasse alla sua area, ma dopo l’astensione sull’elezione a segretario cittadino di Alberto Aitini, un gesto letto dal segretario provinciale come atto ostile e non di distensione (come la minoranza in realtà voleva che fosse), ogni tipo di dialogo si è interrotto.
«Stasera finiscono i pontieri della maggioranza, ma posso garantire che muoiono anche le colombe della minoranza», va alla guerra Vecchia. «Guerra — termine che lui stesso evoca durante la direzione — che non va combattuta così». Critelli dal canto suo prova a spegnere l’incendio sapendo però che al momento le fiamme sono troppo alte, sottolineando che da parte sua non c’è nessuna volontà di rompere e che comunque l’area di PerDavvero al congresso è uscita come minoranza. Il segretario però ha anche voluto tenere il punto quando ha ricordato che con il precedente segretario, Raffaele Donini, il presidente eletto fu Piergiorgio Licciardello, all’epoca esponente della maggioranza. Non si tratterebbe di una prima volta, insomma. Ma poco importa, nel momento in cui un’area del partito (che conta quasi il 40%) non ha problemi a dichiarare apertamente l’esistenza di un partito nel partito.
Vecchia Stasera finiscono i pontieri della maggioranza, ma muoiono anche le colombe della minoranza