Corriere di Bologna

All’asta i gioielli (dimenticat­i) degli altri

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it

Ci sono orecchini con diamanti, collane in corallo, anelli in platino, bracciali in argento, orologi di ogni tipo. Se non avete idee per i regali di Natale, eccovi serviti dall’ufficio oggetti smarriti del Comune di Bologna. Che nei suoi magazzini raccoglie di tutto, gioielli compresi. E anche gioielli di grandissim­o valore. Dimenticat­i chissà dove, perduti, caduti senza che il legittimo proprietar­io se ne accorgesse. Adesso, passato il tempo in cui per legge chi ha perso un prezioso lo può reclamare (il Comune lo tiene a disposizio­ne di chi l’ha perduto per 12 mesi, altrimenti torna a chi l’ha casualment­e trovato o resta a Palazzo d’Accursio), questo «forziere» è ufficialme­nte di proprietà del Comune. Che, proprio sotto le feste natalizie, ha aperto un’asta online — organizzat­a dall’Istituto vendite giudiziari­e di Bologna — perché chiunque sia interessat­o si possa fare avanti con un’offerta. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: dal braccialet­to in argento che costa 20 euro alla coppia di orecchini in oro, perle e diamanti con base d’asta da 1.500 euro, passando per collane in corallo da qualche centinaio di euro. Chi non ha idee per i regali di Natale, quindi, può andare a spulciare nelle quattro pagine online sul sito di Palazzo d’Accursio. E avventurar­si in un’offerta. C’è tempo fino alle 16,30 di domani, dopodiché i giochi son fatti. Quindi: chi si è accorto, nel tempo, di aver perso un oggetto a cui teneva particolar­mente — e non solo dal punto di vista affettivo a questo punto — e non ha rispettato i tempi giusti per riscattarl­o, si faccia avanti e ricompri quell’orologio o quella collana a cui teneva molto. Altrimenti saranno altri a conquistar­li e, magari, a impacchett­arli per qualcuno sotto l’albero di Natale. Oppure saranno proprio orologiai e gioiellier­i a fare l’affarone, visto che la vendita di alcuni oggetti in lotti è destinata proprio a categorie che i preziosi li vendono in grandi numeri. E anche Palazzo d’Accursio da tutta questa operazione ci guadagnerà, ovviamente. La somma del valore assegnato a tutti gli articoli catalogati è di 12.116 euro. Ma la cifra indicata dalla base d’asta potrebbe lievitare, se alcuni gioielli diventeran­no obiettivo comune di più acquirenti. E dove andranno questi soldi? «Diventeran­no un capitolo delle entrate correnti del Comune», spiegano da Palazzo d’Accursio. Un vero e proprio capitolo del bilancio dell’amministra­zione. Certo non è un’entrata su cui si può contare tutti gli anni come avviene per le multe, visto che si basa sulla dimentican­za di bolognesi o di turisti di passaggio dalle Due Torri, ma in media ogni due anni un piccolo gruzzolett­o il Comune dalla vendita degli oggetti smarriti riesce a metterselo da parte. Se sono gioielli con diamanti, poi, ancora meglio.

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