All’asta i gioielli (dimenticati) degli altri
Ci sono orecchini con diamanti, collane in corallo, anelli in platino, bracciali in argento, orologi di ogni tipo. Se non avete idee per i regali di Natale, eccovi serviti dall’ufficio oggetti smarriti del Comune di Bologna. Che nei suoi magazzini raccoglie di tutto, gioielli compresi. E anche gioielli di grandissimo valore. Dimenticati chissà dove, perduti, caduti senza che il legittimo proprietario se ne accorgesse. Adesso, passato il tempo in cui per legge chi ha perso un prezioso lo può reclamare (il Comune lo tiene a disposizione di chi l’ha perduto per 12 mesi, altrimenti torna a chi l’ha casualmente trovato o resta a Palazzo d’Accursio), questo «forziere» è ufficialmente di proprietà del Comune. Che, proprio sotto le feste natalizie, ha aperto un’asta online — organizzata dall’Istituto vendite giudiziarie di Bologna — perché chiunque sia interessato si possa fare avanti con un’offerta. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: dal braccialetto in argento che costa 20 euro alla coppia di orecchini in oro, perle e diamanti con base d’asta da 1.500 euro, passando per collane in corallo da qualche centinaio di euro. Chi non ha idee per i regali di Natale, quindi, può andare a spulciare nelle quattro pagine online sul sito di Palazzo d’Accursio. E avventurarsi in un’offerta. C’è tempo fino alle 16,30 di domani, dopodiché i giochi son fatti. Quindi: chi si è accorto, nel tempo, di aver perso un oggetto a cui teneva particolarmente — e non solo dal punto di vista affettivo a questo punto — e non ha rispettato i tempi giusti per riscattarlo, si faccia avanti e ricompri quell’orologio o quella collana a cui teneva molto. Altrimenti saranno altri a conquistarli e, magari, a impacchettarli per qualcuno sotto l’albero di Natale. Oppure saranno proprio orologiai e gioiellieri a fare l’affarone, visto che la vendita di alcuni oggetti in lotti è destinata proprio a categorie che i preziosi li vendono in grandi numeri. E anche Palazzo d’Accursio da tutta questa operazione ci guadagnerà, ovviamente. La somma del valore assegnato a tutti gli articoli catalogati è di 12.116 euro. Ma la cifra indicata dalla base d’asta potrebbe lievitare, se alcuni gioielli diventeranno obiettivo comune di più acquirenti. E dove andranno questi soldi? «Diventeranno un capitolo delle entrate correnti del Comune», spiegano da Palazzo d’Accursio. Un vero e proprio capitolo del bilancio dell’amministrazione. Certo non è un’entrata su cui si può contare tutti gli anni come avviene per le multe, visto che si basa sulla dimenticanza di bolognesi o di turisti di passaggio dalle Due Torri, ma in media ogni due anni un piccolo gruzzoletto il Comune dalla vendita degli oggetti smarriti riesce a metterselo da parte. Se sono gioielli con diamanti, poi, ancora meglio.