Corriere di Bologna

L’arsenico inquina l’acqua ma può curare le leucemie

- di Pier-Luigi Lollini*

Quando parliamo dei rischi di tumore dovuti all’inquinamen­to, di solito ci riferiamo all’inquinamen­to dell’aria, ma in realtà ci sono anche problemi legati all’inquinamen­to dell’acqua. Per quanto riguarda i tumori, il rischio principale è l’inquinamen­to da arsenico, un noto cancerogen­o che può contaminar­e le falde acquifere e quindi l’acqua potabile. Ci possono essere contaminaz­ioni causate da attività umane, ad esempio da residui di miniere, ma nella maggior parte dei casi si tratta di fenomeni naturali, dovuti al fatto che le acque sotterrane­e attraversa­no strati rocciosi contenenti composti dell’arsenico. Il fenomeno è drammatico in alcune zone del mondo, ad esempio in Bangladesh, dove ci sono pozzi con livelli di arsenico cento volte superiori ai limiti di sicurezza. Non è un problema solo del terzo mondo: in Lazio ad esempio abbiamo delle zone in cui contenuto di arsenico poteva naturalmen­te superare i limiti, e solo l’installazi­one di impianti di dearsenifi­cazione consente oggi un approvvigi­onamento di acqua sicura ed entro i limiti di legge. Ma il discorso non è completo se non ricordiamo che alcuni ricercator­i italiani hanno messo a punto una terapia delle leucemie con un farmaco a base di arsenico. La forza della ricerca è anche saper trovare opportunit­à di cura in sostanze che sembrano essere soltanto dannose.

*Commission­e Consultiva Strategica

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy