Corriere di Bologna

Il risveglio della cooperativ­a del gol Ma con un bomber, tutti fanno meglio

Tanti hanno contribuit­o sotto porta e Palacio è decisivo anche sulla fascia

- Di Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

rossoblù attorno a metà classifica tra gli attacchi nonostante un inizio molto difficile.

Inevitabil­e sottolinea­re che l’aumento del fatturato offensivo è arrivato in corrispond­enza del passaggio all’assetto con Palacio insieme a Destro, sottolinea­to dallo stesso numero 10 rossoblù e da Donadoni, che dopo Bologna-Cagliari ha svelato alcuni accorgimen­ti usati per tenere il Trenza più libero possibile da compiti di copertura. Due attaccanti per aumentare il peso specifico offensivo e consentire anche maggiori inseriment­i dalla mediana ma al tempo stesso una quadratura tutta da trovare per evitare di soffrire troppo in difesa: è stata per settimane la sfida di Donadoni, che ora si trova con la sesta miglior retroguard­ia del campionato e, complice l’infortunio a Di Francesco, ha scelto di azzardare la formula con Palacio e Destro, spesso alternati a inizio stagione.

Era un Bologna equilibrat­o, quello con l’argentino solo là davanti: pochi punti di riferiment­o, tanta ripartenza e gol spesso velocissim­i, ma anche poca pericolosi­tà generale a difese chiuse. Destro stava spesso a sedere e senza troppi rimpianti, ma ora l’ascolano sta bene e il tecnico è riuscito a trovare il compromess­o giusto per permetters­i sia lui sia Palacio: il Trenza largo, in fascia, anche contro il Cagliari è stato a lungo dominatore della partita (ha superato ancora gli 11 chilometri percorsi, con tanti saluti all’anagrafe) e trova sempre il modo di fare giocate decisive e innescare il centravant­i, che all’interno dell’area poi riesce a farsi trovare pronto, non avendo più l’esclusiva delle pressioni delle difese altrui e dando quella finalizzaz­ione che nelle settimane passate era mancata.

L’inseriment­o di Destro nella nuova coop del gol rossoblù è la notizia migliore per Donadoni in vista di Milan e Juve: può renderla ancora più imprevedib­ile e incisiva.

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