Il risveglio della cooperativa del gol Ma con un bomber, tutti fanno meglio
Tanti hanno contribuito sotto porta e Palacio è decisivo anche sulla fascia
rossoblù attorno a metà classifica tra gli attacchi nonostante un inizio molto difficile.
Inevitabile sottolineare che l’aumento del fatturato offensivo è arrivato in corrispondenza del passaggio all’assetto con Palacio insieme a Destro, sottolineato dallo stesso numero 10 rossoblù e da Donadoni, che dopo Bologna-Cagliari ha svelato alcuni accorgimenti usati per tenere il Trenza più libero possibile da compiti di copertura. Due attaccanti per aumentare il peso specifico offensivo e consentire anche maggiori inserimenti dalla mediana ma al tempo stesso una quadratura tutta da trovare per evitare di soffrire troppo in difesa: è stata per settimane la sfida di Donadoni, che ora si trova con la sesta miglior retroguardia del campionato e, complice l’infortunio a Di Francesco, ha scelto di azzardare la formula con Palacio e Destro, spesso alternati a inizio stagione.
Era un Bologna equilibrato, quello con l’argentino solo là davanti: pochi punti di riferimento, tanta ripartenza e gol spesso velocissimi, ma anche poca pericolosità generale a difese chiuse. Destro stava spesso a sedere e senza troppi rimpianti, ma ora l’ascolano sta bene e il tecnico è riuscito a trovare il compromesso giusto per permettersi sia lui sia Palacio: il Trenza largo, in fascia, anche contro il Cagliari è stato a lungo dominatore della partita (ha superato ancora gli 11 chilometri percorsi, con tanti saluti all’anagrafe) e trova sempre il modo di fare giocate decisive e innescare il centravanti, che all’interno dell’area poi riesce a farsi trovare pronto, non avendo più l’esclusiva delle pressioni delle difese altrui e dando quella finalizzazione che nelle settimane passate era mancata.
L’inserimento di Destro nella nuova coop del gol rossoblù è la notizia migliore per Donadoni in vista di Milan e Juve: può renderla ancora più imprevedibile e incisiva.