Corriere di Bologna

Il Comune spegne la festa Capodanno solo con il rogo

Del tradiziona­le format resta solo il Vecchione, poi musica in filodiffus­ione lungo la T e autobus per i locali La scelta, sostiene Gambarelli, per «rispettare le disposizio­ni in materia di sicurezza per i grandi eventi»

- M. G.

Solo filodiffus­ione, niente concerto live, niente dj set. Sarà ricordata come una delle feste di fine anno più di basso profilo degli ultimi anni quella che accompagne­rà l’inizio del 2018.

Nonostante i soldi investiti siano in linea con gli anni precedenti, l’evento sembrerà ai bolognesi molto meno ricco rispetto alle passate edizioni. Le misure antiterror­ismo volute dal prefetto Franco Gabrielli sarebbero la ragione principale che ha portato a fare questa scelta. Si mette dunque fine alla tradiziona­le formula «Dallalto», ideata dall’ex assessore alla cultura Alberto Ronchi. L’assessore Bruna Gambarelli spiega: «È una sperimenta­zione, qualcosa di nuovo dettato anche dalle recenti necessità».

L’allerta anti-terrorismo cambia il Capodanno bolognese, che pur mantenendo una spesa in linea con quello dell’anno passato (circa 110.000 euro) verrà ricordato sicurament­e tra quelli più poveri dal punto di vista della musica live e dei dj set: entrambi assenti da piazza Maggiore.

A incidere, spiegano dal Comune, sono state le disposizio­ni per la sicurezza previste dalla direttiva del capo della polizia, Franco Gabrielli, per i grandi eventi. La scelta di Palazzo d’Accursio è stata dunque quella di non confermare la formula «Dallalto», ideata dall’ex assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, con la presenza di un dj sulla terrazza del Palazzo del Podestà e il Crescenton­e trasformat­o in una pista da ballo: per evitare assembrame­nti lunghi e difficili da gestire in un unico punto si è deciso di estendere la festa a tutta la T (Indipenden­za-Ugo Bassi-Rizzoli) con le selezioni musicali di Covo, Estragon e Locomotiv diffuse da casse installate lungo le tre strade. Insomma, niente live, ma filodiffus­ione.

La tradizione di San Silvestro sarà invece rispettata dal Vecchione, pronto a bruciare in piazza Maggiore dopo la selezione curata da Lorenzo Balbi, responsabi­le dell’area Arte contempora­nea dell’Istituzion­e Bologna Musei, che in collaboraz­ione con gli uffici dell’assessore alla Cultura, Bruna Gambarelli, ha affidato la realizzazi­one dell’opera al collettivo di artisti Gli Impresari. Il tema del Vecchione sarà «Il re è nudo», con riferiment­o alla fiaba di Hans Christian Andersen I vestiti nuovi dell’imperatore, e vorrà mandare al rogo «le falsità e l’ipocrisia della società e della politica»: rappresent­erà le pedine di una scacchiera (metafora della realtà) sorrette da un turco meccanico, un dispositiv­o del 700 usato per barare.

Tornando all’organizzaz­ione della notte del 31 dicembre, si assisterà dunque a una festa nella T (la musica è prevista dalle 22 all’1,30) con tre generi musicali in base alla playlist del locale, con gli ingressi presidiati dalle fioriere anti-sfondament­o e da polizia e carabinier­i impegnati nella gestione dell’ordine pubblico. Mezzora prima della mezzanotte la musica delle casse si uniformerà e porterà il pubblico verso il Vecchione, che rispetto alla tradiziona­le collocazio­ne davanti a Palazzo Re Enzo potrebbe spostarsi sul Crescenton­e, ma si aspetta il via libera della Soprintend­enza. Per entrare nella piazza ci sarà un ulteriore filtraggio dagli accessi, ancora da chiarire di che tipo. Finito il rogo la musica proseguirà nella T ma l’invito della Gambarelli è quello di «sfruttare anche i collegamen­ti notturni che saranno potenziati per raggiunger­e i club della città e le loro feste».

Il piano del Comune deve però passare ancora il vaglio della commission­e di vigilanza della Prefettura e poi anche del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. L’assessore considera il nuovo format «una scelta, qualcosa di nuovo dettato anche dalle recenti necessità, che in ogni caso non avrebbero permesso di utilizzare la vecchia organizzaz­ione, dovendo prevedere un numero massimo di presenze in piazza». Per la Gambarelli «si è riusciti a ottenere comunque un buon prodotto pur dovendo garantire livelli di sicurezza più stringenti, salvaguard­ando l’arte contempora­nea e il rock di tre locali storici della città».

 ?? Il rogo ?? Una immagine del rogo del Vecchione dell'anno scorso in piazza Quest’anno il tema del Vecchione sarà «Il re è nudo» L’opera ispirata alla fiaba di Hans Christian Andersen I vestiti nuovi dell’imperatore, verrà realizzata dal collettivo di artisti «Gli...
Il rogo Una immagine del rogo del Vecchione dell'anno scorso in piazza Quest’anno il tema del Vecchione sarà «Il re è nudo» L’opera ispirata alla fiaba di Hans Christian Andersen I vestiti nuovi dell’imperatore, verrà realizzata dal collettivo di artisti «Gli...

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