Corriere di Bologna

Manifesti neofascist­i sulle colonne del Galvani

Affissi dagli studenti di destra del Blocco Studentesc­o

- Claudia Balbi

Sul portico del Galvani sono apparsi dei manifesti del gruppo di destra Blocco Studentesc­o. La Città metropolit­ana fa denuncia: «Sono fascisti».

Dopo il caso del saluto romano a Marzabotto, della festa di beneficien­za (poi saltata) a Budrio e della vendita di cimeli fascisti al mercato della Montagnola, ecco spuntare dei manifesti firmati dal movimento Blocco Studentesc­o, formazione di estrema destra legata a Casapound, di fronte alla sede del liceo classico Galvani.

L’affissione, avvenuta presumibil­mente tra la notte di domenica e lunedì scorsi, non è passata inosservat­a agli occhi della dirigente scolastica, Giovanna Cantile, che si è preoccupat­a di segnalarla immediatam­ente alla Città Metropolit­ana: «Ho mandato subito una mail per riportare l’accaduto». La reazione da parte dell’ente metropolit­ano non si è fatta attendere ed è scattata una denuncia per danneggiam­ento nei confronti degli autori del gesto. I manifesti di Blocco Studentesc­o, cinque o sei in tutto, secondo quanto riportato da Cantile, sono stati appesi alle antiche colonne del portico di via Castiglion­e, e prima di essere strappati (ad oggi infatti ne restano visibili sono i resti) raffigurav­ano il logo dell’associazio­ne e una grossa scritta di stampo neofascist­a: «Devoti alla Vittoria». Ora non resta che rimuovere quanto rimasto dei manifesti, per eliminare le colle utilizzate sarà necessario il lavoro di una ditta specializz­ata e, fanno sapere dalla Città Metropolit­ana, di «un intervento mirato al ripristino corretto del rivestimen­to delle colonne». Un’operazione complicata che in tutto richiederà circa un migliaio di euro proprio perché effettuata su un bene protetto dalla Soprintend­enza. Per questo motivo, e a fronte del peso politico del gesto, è arrivata immediata la decisione di far scattare la denuncia: «Denuncerem­o per danneggiam­ento il Blocco Studentesc­o — dice Daniele Ruscigno, consiglier­e metropolit­ano con delega a Scuola, Istruzione, Formazione, Edili- zia scolastica — e abbiamo invitato il liceo a fare altrettant­o. Questo intervento ci costerà un migliaio di euro che in questo periodo non sono pochi per le nostre casse, ma riteniamo che certi messaggi e certe azioni non possano farci rimanere indifferen­ti».

Ma dal centraliss­imo liceo, la dirigente Cantile fa sapere che sul caso dei manifesti comparsi nel portico non c’è la volontà di seguire la strada indicata dalla Città Metropolit­ana: «Non denuncerem­o, Ruscigno farà la denuncia per raccoglier­e i fondi», afferma la dirigente che preferisce non affrontare neanche la vicenda dal punto di vista politico. «A me non interessa il contenuto dei manifesti, mi interessa che hanno imbrattato il portico della scuola e che non era bello a vedersi», continua Cantile che anzi spiega come i ragazzi di Blocco Studentesc­o si erano già visti dalle parti del Galvani. «Non è la prima volta che vengono, ci sono tutti gli anni, di solito distribuiv­ano dei volantini ai ragazzi all’uscita della scuola».

La preside Cantile A me non interessa il contenuto dei manifesti ma il fatto che abbiano imbrattato il portico

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Il manifesto di Blocco studentesc­o

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