La neopresidente della direzione dem: serve un accordo
«La minoranza non si tenga fuori»
Primo giorno da presidente del Pd per Giuliana Sabattini (assessore a Molinella) e già deve affrontare la prima grana.
Il sindaco Virginio Merola ha sospeso i pagamenti al partito. Che ne pensa?
«Deve regolarizzare la sua posizione dopo averne parlato con il partito. Per fortuna non ci sono motivazioni politiche. Ma noi che facciamo gli amministratori siamo tenuti a contribuire. Anche nei confronti dei volontari che spendono soldi in benzina e offrono il loro tempo libero. Serve quindi trovare un accordo».
Accordo che sulla presidenza lunedì in direzione non si è trovato. Per la minoranza di Luca Rizzo Nervo «sono nati due partiti».
«Sono molto dispiaciuta. Vengo dal Partito comunista, faccio politica da 41 anni, sono abituata a discutere insieme e poi trovare la sintesi. Spero che quella espressione sia stata usata in maniera estemporanea e che si ritrovi il filo per fare le cose assieme».
Il tema è proprio la presidenza. Rizzo Nervo, che ha preso il 38% al congresso, pretendeva che andasse alla sua area, non a lei.
«Se questo fosse avvenuto sarei stata molto contenta. Nel mio gruppo, quello dei renziani di Per Davvero, eravamo tutti d’accordo che il nome dovesse uscire da quell’area. Anche perché noi siamo una minoranza piccolissima, il nostro risultato è minimale rispetto a quello di Rizzo Nervo. Ma le trattative le fa il segretario, non io».
Come sarà la sua presidenza?
«Cercherò di fare il possibile e anche l'impossibile per l’unità del partito. Il mio desiderio più grande è che entrino in maggioranza perché Critelli ha aperto a questa possibilità. Sarebbe la notizia più bella».
Cercherò di fare il possibile e anche l'impossibile per l’unità del partito