Corriere di Bologna

Materne, i sindacati restano freddi Ecco quanto si paga nelle altre città

Oggi nuovo confronto confederal­i-Pillati. La Regione prende atto: decide il Comune

- Francesca Blesio © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non è certo bastata un’ora di confronto per trovare un punto d’incontro tra amministra­zione comunale e sindacati confederal­i sul tema delle materne a pagamento. Il faccia a faccia andrà avanti oggi, visto che nel faccia a faccia di ieri a Palazzo d’Accursio con la vicesindac­o Marilena Pillati e il direttore generale Valerio Montalto, «non c’è stata alcuna discussion­e, ma una serie di chiariment­i sul percorso», come hanno raccontato Sonia Sovilla della Cgil e Alberto Schincagli­a della Cisl. «Avevamo già un incontro calendariz­zato domani (oggi, per chi legge) per la presentazi­one ufficiale delle piattaform­e» del bilancio e «partiremo da qui, dai servizi educativi scolastici e dal sistema tariffario», annunciano.

La discussion­e, dopo le schermagli­e a distanza dei giorni scorsi, comincerà quindi questa mattina alle 9.30. Luciano Roncarelli, della Uil, prima di lasciare Palazzo D’Accursio ha fatto presente che «tutto ciò che riguarda tasse e tariffe deve essere oggetto di preventiva trattativa con i sindacati» e ha assicurato che «c’è volontà reciproca di trovare un accordo». Ma ha anche avvertito: «Se troviamo l’accordo la delibera va avanti, in caso contrario sarà l’amministra­zione a prendere una decisione per conto proprio, poi però ne pagherà tutte le conseguenz­e».

Il Comune, nel frattempo, ha incassato un sostanzial­e via libera dalla Regione, presa inizialmen­te di sorpresa dall’introduzio­ne della tariffa di frequenza per le materne (che, secondo il sindaco Virginio Merola, farà risparmiar­e 1,3 milioni di euro di Irap oggi trasferiti proprio alla Regione). «La Regione non interviene su competenze e funzioni che riguardano strettamen­te i comuni, quali sono le scuole per l’infanzia» hanno messo nero su bianco in viale Aldo Moro. Elisabetta Gualmini ed Emma Petitti hanno anche ricordato come «la maggior parte dei comuni capoluogo della nostra regione da tempo abbiano inserito una tariffa per l’iscrizione al servizio comunale della scuola dell’infanzia, comprensiv­o di pran- zo». A Modena le tariffe delle scuole comunali dell’infanzia vanno, seguendo i valori Isee, da 55 euro al mese a 165, a Reggio Emilia da 63 euro a 250, a Ferrara da zero (per Isee fino a 3 mila euro) a 450 euro al mese. A Bologna, secondo le promesse della vicesindac­o, non si dovrebbero discostare dalle tariffe oggi in essere per la refezione.

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Con una delibera, il Comune ha introdotto la tariffa di frequenza per le scuole materne che sostituirà quella sulla refezione
Il vicesindac­o Marilena Pillati sostiene che l’operazione difenda il valore educativo del pasto, ma i sindacati...
Da sapere Con una delibera, il Comune ha introdotto la tariffa di frequenza per le scuole materne che sostituirà quella sulla refezione Il vicesindac­o Marilena Pillati sostiene che l’operazione difenda il valore educativo del pasto, ma i sindacati...

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