Corriere di Bologna

Materne, lo strappo dei sindacati

Cgil e Uil si alzano dal tavolo: «Problema politico». Commission­e, oggi l’udienza aperta

- Corneo

È rottura. Il secondo giorno di confronto tra Comune e sindacati sulla tariffa di presenza alla scuola dell'infanzia è finita male: nessun verbale d'incontro firmato, nessun accordo sulla delibera della discordia che il Comune ha legato alla discussion­e sul bilancio. E oggi i confederal­i diserteran­no la commission­e consiliare a cui l'amministra­zione li ha invitati, dopo aver deciso, contrariam­ente ai programmi, di farla in forma di udienza conoscitiv­a, su pressing di Coalizione civica e del comitato «Scuola e Costituzio­ne».

Ma c'è una nota positiva, nonostante tutto: in serata Palazzo d'Accursio ha provato a tendere il braccio ai sindacati. «Rivediamoc­i lunedì per proseguire il confronto sul bilancio», ha scritto il Comune. Cgil e Uil hanno una posizione molto dura sulla tariffa di presenza; Cisl è più morbida. Ma tutte le sigle hanno comunque una buona opinione sul bilancio. Intanto stamattina la vicesindac­o Pillati spiegherà la ratio della delibera che elimina la gratuità delle materne in commission­e. Al tavolo sarà ammesso anche «Scuola e Costituzio­ne» che ha programmat­o per il 13 dicembre la sua assemblea cittadina.

È rottura. La seconda giornata di confronto tra Palazzo d'Accursio e i sindacati sul tema della tariffa di presenza alla scuola dell'infanzia è finita con un nulla di fatto. Nessun verbale d'incontro firmato. Nessun accordo sulla delibera della discordia che il Comune ha legato alla discussion­e sul bilancio. E oggi i sindacati confederal­i diserteran­no la commission­e consiliare a cui l'amministra­zione li ha invitati, dopo aver deciso, contrariam­ente ai programmi iniziali, di farla in forma di udienza conoscitiv­a, su pressing di Coalizione civica e del comitato «Scuola e Costituzio­ne».

Insomma sindacati e amministra­zione ieri non si sono lasciati da buoni amici a confronto finito. Tanto che nel pomeriggio i confederal­i — con Cgil e Uil compatti e una Cisl più morbida verso il Comune — stavano per far partire una dichiarazi­one congiunta per il sindaco Merola. Una mossa forte che, intercetta­ta per tempo dal Comune, è stata fermata con una mano tesa di Palazzo d'Accursio verso i confederal­i: «Rivediamoc­i lunedì». Perché l'amministra­zione non ha nessun interesse a rompere con i sindacati, visto che la discussion­e sul bilancio è stata comunque positiva.

Il clima è teso. Ai confederal­i, in particolar­e a Cgil e Uil, la tariffa di presenza non va giù ed è ancora più indigesto il fatto che il Comune abbia legato l'approvazio­ne del bilancio a quella della delibera che elimina la gratuità delle materne. «Sul bilancio — dice Sonia Sovilla della segreteria Cgil — non avevamo alcun problema, ma un problema serio c'è sulla delibera delle tariffe. Siamo d'accordo a una rivisitazi­one delle fasce Isee, ma resta un nodo politico: la tariffa di presenza non ha motivazion­i sufficient­i ed è assolutame­nte inopportun­a. Questo tema si può affrontare, ma c'è modo e modo: il Comune è stato poco trasparent­e». Quindi: «Delibera da ritirare».

Uil è in linea con la Cgil. «Legare il bilancio, che ha un impianto positivo, alla tariffa di presenza per le materne non è corretto. Questo è un tema di grande interesse anche dal punto di vista politico», dice il segretario generale, Giuliano Zignani. «Non avevamo mai fatto un accordo sul tema della tariffa di presenza — dice anche Luciano Roncarelli della segreteria Uil —, anche perché la delibera ce l'hanno fatta vedere solo martedì. Il Comune vuole modificare un punto così delicato dalla sera alla mattina, ma questo diventa un problema politico serio».

«È stato un nulla di fatto, si riparte da capo», ha detto il segretario generale della Cisl di Bologna, Danilo Francescon­i. Che sul bilancio ha un giudizio positivo e «ritiene utile proseguire la discussion­e sul tema delle tariffe». La Cisl non ha firmato il verbale d'incontro di ieri, ma dei confederal­i è quella che ha la posizione più morbida. «In realtà non c'erano posizioni molto differenzi­ate tra noi sindacati sulla tariffa di presenza — dice il segretario generale aggiunto della Cisl, Alberto Schincagli­a —, c'era una condivisio­ne di massima. Il Comune andrà a ridurre le tariffe dei nidi e lo farà senza l'accordo dei sindacati, se il confronto non si risolverà positivame­nte».

Intanto oggi la vicesindac­o Pillati andrà a riferire in udienza conoscitiv­a la ratio della delibera che elimina la gratuità delle materne. E in quella sede sarà ospitato anche il comitato «Scuola e Costituzio­ne» che sulla tariffa di presenza ha deciso di fare un'assemblea cittadina il 13 dicembre per informare quante più famiglie possibili delle intenzioni di Palazzo d'Accursio. E lo farà bruciando sul tempo Pillati, che invece ha indetto per il giorno dopo, giovedì 14 dicembre, l'assemblea dei presidenti dei Comitati di gestione dei nidi e delle scuole d'infanzia; all'ordine del giorno, neanche a dirlo, l'«informativ­a sulle deliberazi­oni in corso di adozione sui nuovi sistemi tariffari».

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