Corriere di Bologna

«Gara cruciale per la Final Eight»

Aradori e Ndoja al Motor Show: «Baldi Rossi buon innesto, dobbiamo crescere»

- Luca Aquino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Continuità è la parola chiave in casa Virtus. Di risultati innanzitut­to, ma anche di rendimento e qualità del gioco nel corso della singola partita. Si parte da qui in vista della trasferta di domenica a Desio contro Cantù. Cominciare a costruire una mini striscia positiva avrebbe importanza sul piano della classifica e soprattutt­o per fare nuovamente acquisire fiducia e consapevol­ezza nei propri mezzi alla squadra. Ramagli ritroverà Filippo Baldi Rossi, dopo la ferita al mento che lo ha limitato ad appena due minuti in campo contro Cremona. Contro Cantù sarà un bel test anche da questo punto di vista. Un giocatore in più in un roster che fin qui ha viaggiato sempre con il fiato corto può essere una variabile importante. A patto che tirando la coperta da una parte non ci si scopra dall’altra. Perché ieri è rimasto fermo Michael Umeh per noie muscolari che non sembrano destare troppe preoccupaz­ioni in vista di domenica. Mentre saranno da valutare le condizioni di Alessandro Pajola, che nell’allenament­o di ieri pomeriggio si è «girato» la caviglia destra.

La partita con Cantù avrà anche una valenza fondamenta­le in vista della Final Eight di Coppa Italia. Mancano sei giornate al termine del girone di andata e la formazione allenata da Marco Sodini, ex assistente in Virtus ai tempi di Lino Lardo, ha gli stessi punti della Segafredo al settimo posto in un terzetto che comprende anche Capo d’Orlando. «Sarà una partita molto importante — sottolinea il capitano Klaudio Ndoja a SportItali­a nel corso della visita al Motor Show di ieri mattina insieme a Pietro Aradori —. Cantù è un’avversaria diretta e vincere a casa loro ci farebbe fare un passo avanti».

Una qualificaz­ione che si è un po’ complicata con i passi falsi in serie di questo inizio stagione. Arrivare fra le prime otto al termine del girone di andata sembrava un’impresa più semplice sulla carta: «Fa parte del processo di crescita di un gruppo nuovo in una categoria superiore — spiega Ndoja —. Siamo comunque in linea con i nostri obiettivi. Quello più imminente è la qualificaz­ione alle Final Eight, è nelle nostre corde e vogliamo raggiunger­lo». In questo aiuterà anche l’arrivo di un elemento come Baldi Rossi, che proprio con Ndoja si dividerà il ruolo di ala forte: «Filippo è un giocatore che si è formato a Bologna e conosce l’ambiente, il suo inseriment­o sarà più facile rispetto a quello di un americano. Siamo contenti di averlo perché avevamo bisogno di una forza aggiuntiva e ci darà una grossa mano».

Quella che sarebbe probabilme­nte servita in avvio di stagione, in tutti quei finali in volata persi anche per mancanza di energie. Ora c’è però da costruire sulla vittoria contro Cremona: «Fin qui ci era andata male in tante partite punto a punto, domenica invece ci ha detto bene — ammette Aradori —. Questo fa capire come non vada mai data per scontata la vittoria, bisogna prenderla ed essere positivi».

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In rosso Pietro Aradori e il capitano Klaudio Ndoja posano su una Ferrari

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