MONDO ANTICO IL FESTIVAL A RIMINI
Al via oggi la diciannovesima edizione della rassegna che ora festeggia i dieci anni dell’apertura in città del complesso archeologico «Domus del chirurgo». Il tema, «I ferri del mestiere. La cultura del prendersi a cuore», sarà declinato attraverso una f
A Rimini, nel cuore della città, da 10 anni è aperta al pubblico il complesso archeologico della «Domus del Chirurgo». Un anniversario al centro della diciannovesima edizione di «Antico/Presente», festival dedicato al mondo antico che si svolge da oggi a sabato con programma su antico.comune.rimini.it.
Quest’anno il tema, «I ferri del mestiere. La cultura del prendersi a cuore», sarà declinato attraverso una fitta serie di incontri, presentazioni e mostre come quella sullo sciamanismo. Prendendo spunto da quel ricco corredo di 150 ferri chirurgici che hanno consentito di ridefinire le conoscenze mediche di epoca romana. «Un tesoro che non c’è altrove», ribadisce lo storico dell’arte Massimo Pulini, assessore comunale alla Cultura della città romagnola. Prendersi cura non solo della salute di ognuno ma di un corpo ben più ampio, quello della comunità, comprese le fasce più deboli e inclusi i beni comuni, a partire dal patrimonio culturale. Per questo i tanti ospiti invitati, in collaborazione con la casa editrice il Mulino e l’Ibc regionale, si occuperanno della conservazione dei beni culturali, delle emergenze umanitarie, del rispetto dell’ambiente e dell’educazione alimentare. Nel pomeriggio di oggi, alle 17 presso il Museo della Città, l’inaugurazione con il giurista Andrea Lollini in dialogo con Fabio Isman su «Nuove frontiere del prendersi cura: il diritto incontra le neuroscienze».
Poi, alle 21, Giovanni Brizzi, Giovanni Camilleri e Lorenzo Cremonesi dialogheranno con Pino Donghi. A partire dalla formazione sul campo militare del chirurgo di Ariminum, per discutere del ruolo della medicina in guerra e delle ferite più ampie causate dai conflitti. A Rimini durante la tre giorni arriveranno anche Alessandro Barbero, Remo Bodei, Pietro Boitani, Maria Giuseppina Muzzarelli, Marino Niola e Carlo Petrini. Una particolare attenzione sarà poi rivolta alle scuole perché, ricorda Pulini, “bisogna riconoscere la sorgente del pensiero che l’antichità restituisce”. Con un festival nel festival, “Piccolo Mondo Antico”, che consentirà ai più piccoli di andare alla scoperta di villaggi neolitici. O di approdare alla civiltà romana con la creazione di mosaici, affreschi e rievocazioni storiche, per giungere infine nelle botteghe rinascimentali-malatestiane. Anche per ricordare un altro anniversario, i 600 anni dalla nascita di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Il finale, sabato alle 21 al Teatro degli Atti, vedrà Alessandro Vanoli insieme all’attore Lino Guanciale con il reading-spettacolo ?“Le parole e il mare”?,? racconto di viaggio nel Mediterraneo.