Corriere di Bologna

Robby Robot, trottole e automobili di latta In mostra i giochi vintage

- Pa. Ga. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Igiocattol­i ai tempi della latta, quando l’espression­e «usa e getta» era sconosciut­a. Sabato inaugura alla Sala delle esposizion­i del Baraccano (via Santo Stefano, 119, ore 17. Apertura fino al 7 gennaio. Ingresso libero) la mostra «La Befana vien di notte... Quando i giocattoli erano beni preziosi!» e l’iniziativa, a cura del Museo del Soldatino, sebbene legata al periodo natalizio, ci suggerisce diverse letture. Siamo negli anni 40-50, ma le cinque vetrine allestite e la cinquantin­a di giochi presenti ci parlano di un mondo che sembra ancora più lontano. Innanzi tutto, macchinine, motociclet­te, trenini, carri armati in latta per maschietti, bamboline e cucine per le femmine erano artigianal­i. «Gli oggetti — spiega Mike Naldi del Museo del Soldatino — ci mostrano due mondi a confronto. Negli anni 40 e 50 i giochi erano oggetti da conservare, oggi sono un bene di consumo. Erano costosi e per questo rari». Basti vedere i prezzi della Rinascente nel 1955. Un modello di auto costava dalle 2.500 alle 3.000 lire quando un giornale veniva tra le 20 e le 30 lire. Gli oggetti più rari? Una Ferrari del 1954 prodotta dalla italiana Ingap, un Fortunello a cavallo del 1950 della Bell, anch’essa italiana. Il nome italiano era tra i più prestigios­i al mondo, tra cui la bolognese Marchesini. E tra le chicche, spartiacqu­e tra artigianat­o e industria, Robby Robot direttamen­te da Il pianeta proibito, primo film di fantascien­za, qui presente in due versioni. E le femmine? «Per loro — ancora Naldi — il discorso è più tradiziona­le». Ovvero: bambole e cucine. Non a caso delle 5 vetrine, solo una è dedicata a loro. Anche la presidente del Quartiere Santo Stefano Rosa Amorevole su questo dice la sua: «Da bambina mi regalarono un kit per pulire la casa e lo ricordo come tra i regali più osceni della mia vita». Chiamasi stereotipo di genere.

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