Corriere di Bologna

Montagnola, scatta il mini Daspo

Provvedime­nto ad hoc del prefetto: i recidivi non potranno varcare i cancelli del parco

- Giordano

Chi è stato denunciato o arrestato in Montagnola non potrà tornare nel parco, altrimenti rischierà l’arresto fino a tre mesi o una multa fino a 206 euro. È il giro di vite del prefetto Matteo Piantedosi: un’ordinanza di sei mesi operativa da ieri. Un provvedime­nto contro spaccio e degrado che riceve il plauso del sindaco Merola: «L’obiettivo è che quel luogo torni sicuro».

Sui cronici problemi di sicurezza e degrado della Montagnola, arrivati alla ribalta nazionale dopo le due aggression­i alle troupe di Striscia la notizia, arriva il giro di vite del prefetto Matteo Piantedosi, che con un’ordinanza in vigore da ieri ha vietato per i prossimi sei mesi lo stazioname­nto nel parco di via Irnerio a chi è già stato denunciato o arrestato nell’ambito dei controlli svolti all’interno dell’area verde. Un provvedime­nto nel quale rientra un’ampia casistica di reati ma in particolar modo lo spaccio, il fenomeno criminale più frequente e segnalato in quel quadrante di città.

Un cambio di rotta improvviso ma non casuale quello di Palazzo Caprara, visto che la Montagnola è protagonis­ta delle cronache cittadine ormai da mesi, con continui arresti e operazioni di polizia e carabinier­i, oltre che per la presenza al suo interno della scuola d’infanzia Giaccaglia Betti in un’area così problemati­ca. Il pilastro amministra­tivo e giuridico sul quale si fonda l’ordinanza del prefetto è l’ex articolo 2 del Tulps (il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza): «La Prefettura nel caso di urgenza o grave necessità pubblica ha facoltà di adottare i provvedime­nti indispensa­bili per la tutela dell’ordine e della sicurezza». Dagli uffici di piazza Roosevelt spiegano che «quando un fermato nel parco risulterà già colpito da arresto o denuncia per qualcosa commesso lì dentro verrà allontanat­o e gli sarà notificata l’ordinanza». A quel punto se la persona individuat­a violerà l’ordinanza incapperà nell’ex articolo 650 del codice penale, che recita: «Chiunque non rispetta un provvedime­nto dato dall’Autorità per ragione d’ordine pubblico, se il fatto non costituisc­e un più grave reato, è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro».

La novità, concordata nei lunghi incontri con il Comune nei comitati per la sicurezza, trova l’apprezzame­nto del sindaco Virginio Merola. «Condivido pienamente questo provvedime­nto ad hoc per la Montagnola pensato dal prefetto e lo ringrazio. Si tratta un intervento che segue lo sforzo dei nostri vigili urbani e delle altre forze dell’ordine, che continuerà. L’obiettivo comune — sottolinea il primo cittadino — è quello di avere nuovamente un luogo sicuro da frequentar­e, innanzitut­to per i bambini della scuola, e successiva­mente per tutti coloro che svolgono attività, lavorano e animano quel parco». Nei giorni scorsi l’assessore alle Attività produttive, Matteo Lepore, aveva fatto riferiment­o a un tavolo aperto con Prefettura e Soprintend­enza per un uso maggiore degli spazi con eventi e allestimen­ti: «Un’occupazion­e buona» dell’area. Per l’assessore alla Sicurezza, Riccardo Malagoli quello aperto «è un percorso che stiamo facendo insieme, dopo gli interventi giornalier­i è stato ritenuto opportuno arrivare a un’ordinanza che vietasse lo stazioname­nto di chi commette sempre gli stessi reati nel parco, noi daremo massima collaboraz­ione pubblicizz­ando questo provvedime­nto, che però riguardand­o procedimen­ti penali compete ovviamente ad altri uffici».

Ieri la Questura ha dato notizia di due arresti avvenuti mercoledì nel parco. In un caso si trattava di un 25enne nigeriano irregolare, che aveva appena venduto poco più di un grammo di marijuana a un sedicenne davanti all’ingresso delle Giaccaglia Betti: per lo straniero è scattata l’aggravante della vendita a un minorenne e dello spaccio vicino a una scuola. Sempre ieri la Montagnola ha ricevuto la visita dei consiglier­i comunali con una commission­e itinerante per fare il punto sella situazione degli interventi nel parco. Di fronte a una minore presenza di pusher, probabilme­nte allontanat­i dalla presenta di polizie e vigili urbani schierati per accompagna­re gli eletti, la consiglier­a leghista Lucia Borgonzoni ha ironizzato: «A questo punto verremo ogni settimana per vedere una situazione così tranquilla». Domani, alle 18, ci sarà la seconda fiaccolata contro lo spaccio di Insieme Bologna, che distribuir­à anche catenine antiscippo.

La visita degli eletti Ieri il tour dei consiglier­i in Montagnola, ma vigili e clamore hanno allontanat­o chi spaccia Il sindaco Ringrazio il prefetto, è un intervento che segue lo sforzo dei nostri vigili urbani e delle altre forze dell’ordine, che continuerà L’obiettivo è avere di nuovo un luogo sicuro

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Presidio Un controllo antidroga in Montagnola nelle scorse settimane

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