CASTALDINI C’È «IO MI CANDIDO»
«Non faccio come gli altri politici che ci girano attorno: io voglio candidarmi». Frastornata dall’annuncio di Alfano di restare fuori dalla campagna elettorale, la portavoce nazionale di Ap Valentina Castaldini ha comunque le idee molto chiare sul suo futuro. «Ho speso una vita per la politica e ora sono disposizione del mio partito».
Né con il centrosinistra, né con il centrodestra. Semplicemente da soli al centro, anche senza Angelino Alfano. Sa che non sarà facile Valentina Castaldini, la bolognese ex consigliera comunale di Ncd, ora portavoce nazionale di Alternativa Popolare, ma è l’unica strada da percorrere per gli orfani del ministro degli Esteri, che a sorpresa ha deciso di non candidarsi alle prossime elezioni. «È stata una sorpresa anche per me. Ma Angelino è un uomo che quando prende certe decisioni le prende per davvero», racconta Castaldini. «E poi aveva una serie di valide ragioni: è sempre stato accusato di essere attaccato alla poltrona, di avere avuto vantaggi nel sostenere questo governo, mentre noi siamo al servizio del Paese, non alla ricerca di un posto. A tutto queste critiche ha voluto rispondere così».
La direzione nazionale del partito si riunirà lunedì per decidere che strada percorrere in vista del voto di primavera. Castaldini ha le idee molto chiare: né con Matteo Renzi, né con Silvio Berlusconi. «Bisogna giocarsi tutto e andare da soli, presentando agli elettori la nostra posizione identitaria». Ulteriori scissioni la portavoce nazionale, da sempre vicina a Cl, non ne teme. «Chi doveva andare via per una poltrona lo ha già fatto», dice sicura. Ed è anche abbastanza sicura di chi ora dovrà prendere il testimone di Alfano. «Maurizio Lupi è il più indicato. È un uomo di mediazione, una qualità fondamentale in questa fase». Durante la direzione nazionale non mancheranno i ringraziamenti ad Alfano, e tra questi ci sarà anche il suo. «Ha segnato la mia storia politica. Sono molta dispiaciuta. Angelino per me è stata una grande opportunità politica. Mi ha dato la possibilità di dimostrare chi sono e raccontare cosa stavamo facendo. È sempre stato per me un punto di riferimento e lo è ancora».
Castaldini mette piede per la prima volta Palazzo d’Accursio nel 2004, quando a soli 23 anni diventa consigliere comunale di Forza Italia. Viene rieletta nel 2011 e due anni dopo seguirà Alfano nel Nuovo centrodestra. Nel febbraio del 2015 la svolta: il ministro degli Esteri la promuove portavoce nazionale di Alternativa Popolare e la sua vita cambia completamente. È facile vederla in tv, soprattutto al mattino. Sveglia all’alba, lettura di tutti i giornali e poi collegamento video da Bologna con Rainews, La7 o Canale 5. Interviene sui temi più disparati e quasi ogni giorno deve vedersela con parlamentari di Pd, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega Nord. «Quando non è possibile prendo il treno e vado a Roma. Ma voglio continuare a vivere qui a Bologna con la mia famiglia».
Abitudini che potrebbero forse cambiare in primavera, perché la Castaldini in Parlamento ci vuole andare e il suo nome molto probabilmente sarà presente nelle liste dei candidati di Alternativa popolare. «In questo momento quelli che si vogliono candidare dicono che si vedrà più avanti. Io no. Ho speso tutta la mia vita per la politica e voglio candidarmi. Se il mio partito lo ritiene, mi piacerebbe essere spendibile e confrontarmi con gli elettori della mia città, perché il mio futuro rimane qui». Se poi dovesse correre altrove, nessun problema. Castaldini non si tirerà certamente indietro.
Il successore Per la centrista bolognese ora tocca a Maurizio Lupi raccogliere il testimone In questo momento quelli che si vogliono candidare dicono che si vedrà più avanti Io no, ho speso tutta la vita per la politica e voglio candidarmi se il mio partito lo ritiene