Corriere di Bologna

«Signori si nasce… e noi?» Tornano i Legnanesi

Al Duse da questa sera a domenica l’omaggio a Totò

- Ma. Ma.

I Legnanesi tornano al Duse da stasera a domenica (ore 21, domenica ore 16) con un omaggio a Totò, Signori si nasce… e io?, un’incursione della lombarda famiglia Colombo dalla sua casa di ringhiera alle terre sotto il Vesuvio, seguendo le tracce di un vecchio amore partenopeo del marito Giovanni, scoperto per caso dalla moglie Teresa sbirciando tra gli sms del coniuge, con la figlia Mabilia che cerca di ricomporre la coppia e vari personaggi di contorno, dal giovane Ciro a Don Ciccio, boss del quartiere che di Teresa dice: «Pare o’ Vesuvio, bella e pericolosa». Lo spettacolo è condito con canzoni napoletane, con sfarzo di costumi e situazioni comiche. Come sanno gli estimatori della compagnia, un vero mito dalla fine degli anni 50, apprezzata da uomini di spettacolo e scrittori, gli interpreti sono tutti uomini. Perché i Legnanesi nacquero nei circoli parrocchia­li di Legnano nel dopoguerra, quando le donne non potevano recitare negli oratori. Interpreta­no le parti femminili en travesti, con effetti spesso esilaranti.

Nel ‘49 il gruppo amatoriale, fondato da tre metalmecca­nici, Felice Musazzi, Tony Barlocco e Luigi Cavalieri, si trasforma in compagnia stabile e inizia a portare le sue commedie in tutta la Lombardia, per poi allargarsi ai palcosceni­ci di altre città.

Tra i grandi estimatori del gruppo Alberto Arbasino, che così ne parla nei primi anni sessanta: «A Roma non scende mai purtroppo la compagnia legnanese di Felice Musazzi, che è il solo complesso veramente brechtiano-popolare esistente in Italia. Non archeologi­co né scolastico (…) con verve vigorosa e sarcastica (...) E una genialità impression­ante nell’impossessa­rsi del Contempora­neo per mistificar­ne con feroce ingordigia le trasformaz­ioni, portando avanti di colpo, col giubilo più spudorato, le deformazio­ni surreali della realtà abbandonat­e a metà, per stanchezza, dai De Filippo». Lo scrittore così li descrive: «questo dissennato complesso legnanese di ottimi operai e probi impiegati che finito il lavoro si travestono con grembiuli e parrucche e arrivano poco prima delle nove, con un pullman che li riporta a Legnano appena finito lo spettacolo perché la mattina dopo devono essere puntuali in fabbrica». I fondatori sono morti da tempo; Antonio Provasio (Teresa), Enrico Dalceri (Mabilia), Luigi Campisi (Giovanni) hanno raccolto l’eredità di Felice Musazzi e compagni, per uno spettacolo sempre molto pop.

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Locandina Lo spettacolo andrà in scena in occasione dei 50 anni dalla scomparsa del grande Antonio De Curtis

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