Rossoblù al settimo posto In televisione
I passaggi parlamentari stanno portando le ultime modifiche alla Legge Melandri sulla suddivisione dei diritti tv della serie A. Alla Camera è passata una novità che riguarda la fetta del 20% dei ricavi suddivisi in base al radicamento sociale dei club. In particolare, è stato approvato un emendamento dell’onorevole Sbrollini (Pd) che affianca agli spettatori paganti delle gare casalinghe l’audience televisiva certificata delle partite dei vari club. Un criterio aggiuntivo che non dispiace alle grandi ma nemmeno al Bologna, perché a sorpresa i rossoblù sono settimi in serie A in questa speciale classifica: comandano le big, ovviamente, ma in classifica dopo Juventus, Inter, Milan, Napoli, Roma e Lazio c’è proprio il Bologna. Fin qui le partite del club di Joey Saputo sono state viste da 10.868.141 spettatori (oltre 7,5 milioni su Sky, il resto sui passaggi Premium), secondo una elaborazione curata dal sito Calcio e Finanza: un dato che posiziona i rossoblù in testa tra le squadre che vanno su una sola piattaforma, poiché dal primo posto della Juventus (29.869.642 spettatori) al sesto della Lazio (13.243.664) ci sono sei squadre che vanno in diretta ogni weekend sia su Sky che su Mediaset Premium. Il Bologna fa addirittura meglio di Fiorentina (12°) e Genoa (11°), gli altri due club trasmessi da entrambe le tv che si fermano poco sopra 8,3 milioni di spettatori e sono superati anche da Atalanta, Torino e Sampdoria. In fondo alla graduatoria attuale ci sono Spal, Chievo e Sassuolo. Anche in termini di ascolto medio i rossoblù si piazzano al 7° posto con 639.302 spettatori a partita e il 3,15% di share: una buona notizia in ottica risorse future, ma al tempo stesso un monito per la società perché un club che ha il settimo seguito d’Italia non può continuare a viaggiare con un progetto sportivo di minima.
Il Chievo fa parte della mia famiglia, mi piacerebbe lavorare nel calcio e sto dialogando con la società