Menopausa e ormoni tra reali rischi e benefici
La menopausa è la fisiologica conclusione della vita fertile femminile, che comporta un importante calo della produzione di ormoni estrogeni. La comparsa di sintomatologie spiacevoli (vampate di calore, disturbi dell’umore, del sonno, urologici e della vita sessuale) ha portato allo sviluppo di terapie sostitutive basate sulla somministrazione di estrogeni. Negli ultimi 30 anni abbiamo visto una grande diffusione di queste terapie, seguita da un quasi abbandono, e ora da una ripresa. Perché questa altalena? Hanno avuto successo perché sono efficaci e, soprattutto negli Stati Uniti, alla fine del secolo scorso, erano popolari non solo per contrastare gli aspetti spiacevoli della menopausa, ma anche per prevenirne l’insorgenza in donne in età premenopausale senza alcun disturbo. All’inizio degli anni 2000 uno studio che coinvolgeva migliaia di donne ha lanciato un allarme su possibili aumenti di tumori del seno, malattie cardiovascolari e ictus, causando un’enorme contrazione delle prescrizioni. Negli ultimi 10 anni un attento riesame dei dati disponibili ha evidenziato formulazioni farmacologiche e fasce di età in cui vi sono molti benefici e pochi rischi, portando ad una rinascita delle terapie sostitutive, la cui prescrizione deve, come sempre, essere basata su un’attenta valutazione medica individuale.