Corriere di Bologna

Il muro del Pd contro Berlusconi Delrio: «Lui che parla di valori?»

Lepore fa la Cassandra: vincere sarà dura

- Olivio Romanini @olivioroma­nini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le parole di Berlusconi («posso vincere in Emilia perché grazie a Renzi ora il Pd è senza valori») provocano la replica dei dem a tutti i livelli.

Il ministro Delrio, che ieri era a Bologna, contrattac­ca: «Noi i valori ce li abbiamo. Vogliamo parlare di quelli di Berlusconi?». All’attacco anche Ernesto Carbone della segreteria nazionale Pd. Il governator­e Bonaccini replica alle critiche sull’Emilia-Romagna: «Noi cresciamo, le cifre e i fatti contano più delle opinioni».

Quella di ieri è stata una giornata strana per il Pd a Bologna e in regione. Le parole di Silvio Berlusconi, che in un’intervista al Corriere di Bologna ha detto che per lui l’Emilia è finalmente contendibi­le da quando il Pd ha rotto con la tradizione comunista ed è rimasta «una scatola vuota e senza valori», hanno colpito e fatto riflettere. Ma dopo aver passato una vita a parlare di Berlusconi ieri quasi mancavano le parole tra i dirigenti dem, anche perché da molto tempo il leader di Forza Italia non è più il primo nemico mentre i veri avversari sono Matteo Salvini e il M5S.

Ma le parole sull’Emilia e sulla lentezza dei burocrati della Regione non potevano passare inosservat­e e a risponderg­li è stato il governator­e Stefano Bonaccini: «Qualcuno dica a Berlusconi che siamo la Regione che da tre anni cresce più di tutte, più di Lombardia e Veneto e non solo per il Pil ma anche per tasso di attività, export e occupazion­e femminile. Le cifre e i fatti contano più delle opinioni». E ancora: «Nessuno pensa che sia solo merito nostro, ma grazie alle politiche della Regione e al Patto per il lavoro, firmato con tutte le parti sociali, riporterem­o l’Emilia alla piena occupazion­e». Il governator­e si mantiene sul profilo istituzion­ale e non entra nel merito dell’affondo politico di Berlusconi. Tocca invece ad Ernesto Carbone, membro della segreteria di Matteo Renzi e ricandidat­o in Parlamento, replicare al Cavaliere: «Dispiace che ancora oggi Berlusconi si metta a parlare di comunisti, forse lo fa in opposizion­e al fatto che nella sua coalizione c’è qualcuno molto vicino ai fascisti. Mi meraviglia anche che Berlusconi abbia praticamen­te regalato l’Emilia alla Lega nelle candidatur­e per il Parlamento sacrifican­do il coordinato­re dell’Emilia, Massimo Palmizio. Lui e Salvini sono proprio una strana coppia, visto che sono in disaccordo su tutto».

Ieri Matteo Renzi, impegnato negli ultimi giorni di campagna elettorale, non ha replicato all’affondo di Berlusconi sull’Emilia, ma di sicuro il tema dei valori messo sul campo dal Cavaliere è un argomento sensibile su cui il partito cercherà di lavorare nei prossimi giorni. Anche se non lo si può dire pubblicame­nte, le parole di Berlusconi non sono dispiaciut­e ai compagni di Liberi e uguali: la tesi di Berlusconi sulla rottura dei legami a sinistra è, in fondo, la loro ragione sociale.

A Bologna c’era però il ministro Graziano Delrio, che ha partecipat­o a un’iniziativa elettorale e ha voluto rispondere al leader di Forza Italia: «Dice che non abbiamo più i nostri valori? Si sbaglia, noi ce li abbiamo e certamente non sono i suoi. E poi dei suoi valori parliamone: davanti all’ognuno per sé, scegliamo lo sviluppo armonico della comunità che è la storia del modello emiliano, quello di un’economia sociale».

Sul fronte bolognese ieri per qualche ora il Pd ha dovuto anche affrontare un piccolo giallo riguardant­e Matteo Lepore. Non è un mistero per nessuno che, per usare un eufemismo, non ci sia grande feeling tra l’assessore di punta della giunta Merola e il suo partito. Le agenzie a un certo punto hanno battuto delle dichiarazi­oni di Lepore fatte mercoledì sera a una riunione da Làbas in compagnia del sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. La prima: «Sappiamo che non andrà bene, io non sono molto fiducioso». La seconda: «Non esiste più un partito forte che governa la città». Sarebbe un terremoto per il Pd bolognese a pochi giorni dal voto se queste cose volessero dire quello che sembra. Lepore però, nel tardo pomeriggio, ha precisato il suo pensiero parlando di frasi estrapolat­e dal loro contesto. «Mi riferivo al fatto che non siamo più ai tempi del Pci quando parlavo di un partito forte, facevo un discorso storico. E quando dicevo che non sono molto fiducioso mi riferivo alle speranze di De Magistris di chiedere alcune cose al nuovo governo».

Ma lei è ottimista o no sul risultato delle elezioni per il Pd e per il centrosini­stra? «Io credo che se tutti ci impegnerem­o sarà possibile vincere, ma penso anche che sia difficile». L’assessore conferma però che in questa fase resta a fatica dentro il partito e sicurament­e dopo le elezioni politiche avvierà un’offensiva politica per aprirsi uno spazio a sinistra, anche in funzione di una sua possibile futura candidatur­a a sindaco. Ma il tempo di sfidare il suo partito non è sicurament­e questo, a pochi giorni dal voto.

Delrio Dice che non abbiamo più i nostri valori? Si sbaglia, noi ce li abbiamo e non sono i suoi E poi dei suoi valori parliamone: davanti all’ognuno per sé, scegliamo lo sviluppo armonico della comunità che è la storia del modello emiliano, quello di un’economia sociale Stefano Bonaccini Riporterem­o l’EmiliaRoma­gna alla piena occupazion­e Ernesto Carbone Parla di comunisti perché ha alleati vicini ai fascisti

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 ??  ?? Tre anni fa Silvio Berlusconi sul palco di piazza Maggiore nel novembre del 2015 insieme a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e Matteo Salvini della Lega
Tre anni fa Silvio Berlusconi sul palco di piazza Maggiore nel novembre del 2015 insieme a Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia e Matteo Salvini della Lega
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