SENZA GLI SGRAVI PERSI TREDICIMILA POSTI FISSI
Nel 2017 il saldo tra assunzioni, trasformazioni e cessazioni di contratti a tempo indeterminato è stato negativo di 12.976 unità. Boom delle assunzioni a termine.
Quasi tredicimila posti di lavoro a tempo indeterminato in meno in dodici mesi. In pratica, mille posti fissi in meno al mese. Per la via Emilia il 2017, il primo anno senza gli sgravi contributivi previsti dal Jobs act, si è concluso così. A rilevarlo sono i dati, pubblicati ieri dall’Inps, dell’Osservatorio sul precariato. Numeri che mettono in fila l’andamento di assunzioni, cessazioni e trasformazioni di diverse tipologie di lavoro: dal posto fisso a quello a termine, passando per lavoro stagionale e apprendistato.
Da quei dati emergono almeno due elementi: il primo è che i contratti di lavoro continuano ad aumentare, a grande velocità; il secondo è che, con la fine degli sgravi contributivi previsti dal Jobs act (il 100% dei contributi fino a 8.060 euro per tre anni per i neoassunti nel 2015, il 40% dei contributi fino a 3.250 euro per i neoassunti nel 2016), sono finite anche le assunzioni a tempo indeterminato. E ora il posto fisso è in ritirata, anche nella via Emilia in cui l’occupazione, stando alle periodiche rilevazioni Istat, aumenta continuamente.
Le assunzioni a tempo indeterminato, 133.807 nel 2015, sono scese prima a 86.024 nel 2016 e quindi a 79.541 nel 2017. Nello stesso tempo crollavano anche le trasformazioni a tempo indeterminato saldo era già sceso a 6.669 unità. Nel 2017, invece, il saldo è stato addirittura negativo: meno 12.976 rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Una regressione, almeno per le categorie prese in considerazione dall’osservatorio: dipendenti del settore privato, esclusi lavoratori domestici e operai agricoli, e dipendenti degli enti pubblici economici.
Non conosce soste invece l’occupazione a termine, che anzi vede un aumento verticale. Basta scorrere i dati degli ultimi tre periodi: 291.996 assunzioni a tempo determinato nel 2015, 339.435 nel 2016 (più 16,2% rispetto all’anno precedente), 461.845 nel 2017 (più 36%). Le assunzioni stagionali crescono, anche se più lentamente: prima 80.633, poi 72.683, l’anno scorso 93.481. D’altro canto, crescono pure le assunzioni in apprendistato: da 19.618 a 30.054 in due anni. In totale, però, assunzioni a termine e stagionali rappresentano l’83,5% dei rapporti attivati nel 2017. Da capire cosa succederà nel 2018, con il ritorno degli sgravi per gli under 35.