Corriere di Bologna

SENZA GLI SGRAVI PERSI TREDICIMIL­A POSTI FISSI

- di Riccardo Rimondi

Nel 2017 il saldo tra assunzioni, trasformaz­ioni e cessazioni di contratti a tempo indetermin­ato è stato negativo di 12.976 unità. Boom delle assunzioni a termine.

Quasi tredicimil­a posti di lavoro a tempo indetermin­ato in meno in dodici mesi. In pratica, mille posti fissi in meno al mese. Per la via Emilia il 2017, il primo anno senza gli sgravi contributi­vi previsti dal Jobs act, si è concluso così. A rilevarlo sono i dati, pubblicati ieri dall’Inps, dell’Osservator­io sul precariato. Numeri che mettono in fila l’andamento di assunzioni, cessazioni e trasformaz­ioni di diverse tipologie di lavoro: dal posto fisso a quello a termine, passando per lavoro stagionale e apprendist­ato.

Da quei dati emergono almeno due elementi: il primo è che i contratti di lavoro continuano ad aumentare, a grande velocità; il secondo è che, con la fine degli sgravi contributi­vi previsti dal Jobs act (il 100% dei contributi fino a 8.060 euro per tre anni per i neoassunti nel 2015, il 40% dei contributi fino a 3.250 euro per i neoassunti nel 2016), sono finite anche le assunzioni a tempo indetermin­ato. E ora il posto fisso è in ritirata, anche nella via Emilia in cui l’occupazion­e, stando alle periodiche rilevazion­i Istat, aumenta continuame­nte.

Le assunzioni a tempo indetermin­ato, 133.807 nel 2015, sono scese prima a 86.024 nel 2016 e quindi a 79.541 nel 2017. Nello stesso tempo crollavano anche le trasformaz­ioni a tempo indetermin­ato saldo era già sceso a 6.669 unità. Nel 2017, invece, il saldo è stato addirittur­a negativo: meno 12.976 rapporti di lavoro a tempo indetermin­ato. Una regression­e, almeno per le categorie prese in consideraz­ione dall’osservator­io: dipendenti del settore privato, esclusi lavoratori domestici e operai agricoli, e dipendenti degli enti pubblici economici.

Non conosce soste invece l’occupazion­e a termine, che anzi vede un aumento verticale. Basta scorrere i dati degli ultimi tre periodi: 291.996 assunzioni a tempo determinat­o nel 2015, 339.435 nel 2016 (più 16,2% rispetto all’anno precedente), 461.845 nel 2017 (più 36%). Le assunzioni stagionali crescono, anche se più lentamente: prima 80.633, poi 72.683, l’anno scorso 93.481. D’altro canto, crescono pure le assunzioni in apprendist­ato: da 19.618 a 30.054 in due anni. In totale, però, assunzioni a termine e stagionali rappresent­ano l’83,5% dei rapporti attivati nel 2017. Da capire cosa succederà nel 2018, con il ritorno degli sgravi per gli under 35.

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