ESPLORARE IL NUOVO MONDO
L’Emilia-Romagna è tra le regioni più sviluppate dell’Unione Europea. È però un’atleta con una gamba forte e l’altra debole. La prima è quella dell’innovazione incrementale che fa progredire le eccellenze industriali e manifatturiere. La seconda è l’innovazione dirompente perché cambia radicalmente i modi di produrre e di lavorare, e con essi gli stili di vita. Per rafforzarne i muscoli, bisogna ricorrere a esercizi supplementari. A questo fine, serve l’allenatrice il cui nome è spesa in Ricerca e Sviluppo (R&S). Dai dati di uno studio realizzato dal Collegio Carlo Alberto, fondato dalla Compagnia San Paolo e dall’Università di Torino, traspare tuttavia che al riguardo contiamo su mezzi inferiori rispetto alle regioni sue concorrenti.
Lungo la direttrice Nord-Est, con l’1,72% di spesa in R&S sul Pil, è netto il distacco dell’Emilia-Romagna dal BadenWürttemberg (4,8%) e dalla Baviera (3,16%). E lungo il Nord-Ovest, ci distanziano sia il Piemonte (2,22%) sia l’Île-de-France (2,96%). Stare davanti alla Lombardia (1,31%) e al Triveneto (1,20%) non basta. Il quadro cambia di poco se osserviamo la percentuale di spesa delle aziende sugli investimenti in R&S. Con il 66,7%, resta ampia la distanza rispetto alle regioni di Stoccarda (80,58%) e di Monaco di Baviera (76,26%), e siamo sempre dietro il Piemonte (79,95%) e la regione di Parigi (68.41%). La Lombardia (70,16%) fa meglio di noi. Una lunga tradizione vuole che i dati qui illustrati siano discutibili. In un tessuto così denso di piccole e micro imprese qual è il nostro, tante sarebbero le attività di ricerca condotte dagli uffici tecnici delle aziende, ma altrimenti contabilizzate. Il fatto è che quelle attività sono marcate con il segno dell’incrementalismo, del fare con più efficienza ed efficacia quanto già si produce e commercializza bene.
I dati prodotti dal Collegio Carlo Alberto raccontano anche un’altra storia: quella degli innovatori visionari, dissacranti perturbatori che vedono nella coppia formata dall’incrementalismo e dall’indice di redditività del capitale investito un freno all’innovazione. Come diceva Andy Grove, co-fondatore di Intel: «Qual è il mio rendimento sull’e-commerce? Sei pazzo? Questo è Colombo nel Nuovo Mondo. Cos’era il suo rendimento?». Un quesito che, a suo tempo, pensiamo si sia posto anche Federico Marchetti, il fondatore della dirompente Yoox.