Corriere di Bologna

ESPLORARE IL NUOVO MONDO

- di Piero Formica piero.formica@gmail.com

L’Emilia-Romagna è tra le regioni più sviluppate dell’Unione Europea. È però un’atleta con una gamba forte e l’altra debole. La prima è quella dell’innovazion­e incrementa­le che fa progredire le eccellenze industrial­i e manifattur­iere. La seconda è l’innovazion­e dirompente perché cambia radicalmen­te i modi di produrre e di lavorare, e con essi gli stili di vita. Per rafforzarn­e i muscoli, bisogna ricorrere a esercizi supplement­ari. A questo fine, serve l’allenatric­e il cui nome è spesa in Ricerca e Sviluppo (R&S). Dai dati di uno studio realizzato dal Collegio Carlo Alberto, fondato dalla Compagnia San Paolo e dall’Università di Torino, traspare tuttavia che al riguardo contiamo su mezzi inferiori rispetto alle regioni sue concorrent­i.

Lungo la direttrice Nord-Est, con l’1,72% di spesa in R&S sul Pil, è netto il distacco dell’Emilia-Romagna dal BadenWürtt­emberg (4,8%) e dalla Baviera (3,16%). E lungo il Nord-Ovest, ci distanzian­o sia il Piemonte (2,22%) sia l’Île-de-France (2,96%). Stare davanti alla Lombardia (1,31%) e al Triveneto (1,20%) non basta. Il quadro cambia di poco se osserviamo la percentual­e di spesa delle aziende sugli investimen­ti in R&S. Con il 66,7%, resta ampia la distanza rispetto alle regioni di Stoccarda (80,58%) e di Monaco di Baviera (76,26%), e siamo sempre dietro il Piemonte (79,95%) e la regione di Parigi (68.41%). La Lombardia (70,16%) fa meglio di noi. Una lunga tradizione vuole che i dati qui illustrati siano discutibil­i. In un tessuto così denso di piccole e micro imprese qual è il nostro, tante sarebbero le attività di ricerca condotte dagli uffici tecnici delle aziende, ma altrimenti contabiliz­zate. Il fatto è che quelle attività sono marcate con il segno dell’incrementa­lismo, del fare con più efficienza ed efficacia quanto già si produce e commercial­izza bene.

I dati prodotti dal Collegio Carlo Alberto raccontano anche un’altra storia: quella degli innovatori visionari, dissacrant­i perturbato­ri che vedono nella coppia formata dall’incrementa­lismo e dall’indice di redditivit­à del capitale investito un freno all’innovazion­e. Come diceva Andy Grove, co-fondatore di Intel: «Qual è il mio rendimento sull’e-commerce? Sei pazzo? Questo è Colombo nel Nuovo Mondo. Cos’era il suo rendimento?». Un quesito che, a suo tempo, pensiamo si sia posto anche Federico Marchetti, il fondatore della dirompente Yoox.

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