Affitti brevi, boom di offerte e prezzi
Stanze e case, le locazioni per poche notti crescono. «Il fenomeno in città è ancora in espansione»
Cambiano le abitudini, e di conseguenza anche il nostro modo di viaggiare. Così il cittadino diventa sempre più temporaneo e anche l’affitto si fa più breve. A dirlo sono i dati sul mercato immobiliare di Halldis. Una società italiana, attiva nella locazione non pensata sui lunghi periodi, che ha analizzato i numeri degli ultimi due anni di un fenomeno ormai radicato anche sotto le Due Torri.
Sono sempre più i bolognesi che decidono di affittare i propri appartamenti solo per pochi giorni, evitando di legarsi a vita alle soluzioni di locazione più classiche che vanno dai quattro agli otto anni. Una possibilità che, per alcuni, può trasformarsi in una concreta forma d’investimento, in un mercato dove la concorrenza è ancora bassa. Per accorgersene basta infatti guardare i prezzi medi al giorno per un appartamento in città, da occupare per non più di un mese: la media della seconda parte del 2017 è di 170,30 euro a notte, il 12% in più rispetto al primo semestre dello stesso anno. Molto di più delle cifre che si vedono a Roma, dove il prezzo medio giornaliero è di 124,48 euro, e a Milano con 154,24 euro: qui il business degli affitti brevi è già esploso da tempo, e i prezzi sono scesi.
«A Bologna, invece, parliamo di un fenomeno ancora in espansione, ma che sta attirando numerosi investitori, anche da fuori — sottolinea Antonio Rainò che guida il marketing e la comunicazione per Halldis —. Non si stanno interessando solo bolognesi, ma anche persone che non vivono in città o nemmeno in regione che scelgono di comprare un immobile per fare business e affittarlo, poi, solo ai turisti».
I prezzi più alti per un immobile per 5-6 giorni di media si riscontrano in centro con una tariffa giornaliera che arriva ai 206,74 euro, in aumento dell’11% tra il primo e il secondo semestre del 2017, ma gli aumenti maggiori si registrano nelle aree vicino ai principali ospedali del capoluogo. Nella zona di San Vitale-Sant’Orsola gli affitti in soli sei mesi sono cresciuti del 37% e costano 135,25 euro di media al giorno, mentre nell’area Saffi-Maggiore si parla di un buon 22% in più per 134,57 euro di base.
Solo nelle vicinanze della stazione e in area Fiera, gli affitti brevi funzionano meno: nel quartiere di via Michelino le locazioni temporanee hanno perso quasi il 50%, soprattutto perché gli eventi fieristici più importanti sono tutti concentrati nella prima parte dell’anno (da 124,30 euro al giorno si è arrivati ad 82,53 nell’arco di un semestre).
«L’interesse per questa tipologia di investimento è accompagnato anche da una buona percentuale di guadagno — continua Rainò —. I dati che abbiamo sono approssimativi, ma ad esempio per un appartamento grande in zona San Vitale, il proprietario può arrivare a mettere via 13.000 euro all’anno, mentre per un appartamento piccolo in zona Saffi-Maggiore, si arriva fino a 6.000 euro».