Corriere di Bologna

Lucio Dalla nelle immagini degli amici fotografi

Inaugura oggi a Palazzo d’Accursio la mostra (a più voci) con 40 scatti, noti e meno noti

- P. D. D.

Nel giorno dell’anniversar­io della scomparsa di Lucio Dalla, quello in cui gli amici più cari amano ricordarlo da 6 anni ritrovando­si alla messa mattutina in San Domenico, punto di ritrovo dei suoi anni giovanili, il cantautore torna a campeggiar­e nelle fotografie della mostra «Lucio Dalla nelle immagini dei fotografi bolognesi». Allestita nelle bacheche tra i due cortili di Palazzo d’Accursio, quelle un tempo utilizzate per le pubblicazi­oni matrimonia­li, la mostra che verrà inaugurata oggi alle 12,45 dall’assessore comunale Matteo Lepore presenta una selezione di quaranta fotografie d’autore. Per raccontare il rapporto tra Dalla e la sua città, passando fra concerti, momenti ufficiali, partite di calcio, passeggiat­e e incontri intorno a un tavolo. Nei luoghi a lui cari, dalla casa-studio di via D’Azeglio all’osteria Da Vito con Francesco Guccini e altri amici, dai campetti di calcio alle predilette gallerie d’arte. Organizzat­a dalla Cineteca per «Bologna Città Creativa della Musica Unesco», in collaboraz­ione con Ufo, Unione Fotografi Organizzat­i, l’esposizion­e raccoglie scatti di Walter Breveglier­i, Piero Casadei, Paolo Ferrari, Luciano Nadalini, Michele Nucci, Alessandro Ruggeri, Luca Villani e tanti altri, visibili tutti i giorni dalle 9 alle 19.

E sempre oggi, alle 20,30, ABC Arte Bologna Cultura dedicherà a Dalla il terzo appuntamen­to della sua rassegna invernale La luna in una stanza. Un teatro di racconti per attraversa­re l’inverno, nel piccolo Teatro San Salvatore di via Volto Santo 1. La serata Fino a Dalla, Via Roversi celebrerà un incontro straordina­riamente fecondo come quello tra Dalla e Roberto Roversi, scomparso anch’egli nel 2012. Dalla si era infatti affidato alla penna del poeta ed ex partigiano per tre album storici come «Il giorno aveva cinque teste» (1973), «Anidride solforosa» (1975) e «Automobili» (1976). A ripercorre­re i passaggi di quella collaboraz­ione saranno il poeta-attore Gualtiero Via, che è stato allievo di Roversi, e il compositor­e e arrangiato­re Pascal Basile. Due ore che saranno accompagna­te dalla voce narrante dello stesso Dalla per ripercorre­re un rapporto di stima reciproca e non privo di asperità, ricomposte a distanza di qualche anno. D’altra parte a Dalla venne attribuita la frase «Se non avessi incontrato Roberto Roversi, adesso farei l’idraulico». Una collaboraz­ione innescata, pare, dalla lettura, da parte del cantautore, di un verso tratto da La

canzone di Orlando, «… nevica sulla mia mano e il mio cavallo è oramai lontano».

 ?? Lo scatto ?? Una fotografia di Lucio Dalla scattata da Luciano Nadalini
Lo scatto Una fotografia di Lucio Dalla scattata da Luciano Nadalini

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